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Maltempo, burrasca forza 7 nello stretto di Sicilia: “Con l’uragano Medicane onde fino a 5 metri”

Le giornate di oggi e domani saranno estremamente delicate a causa dell’uragano Medicane che si abbatterà sull’estremo meridione: già da ore è in atto una burrasca forza 7 da est sullo stretto che potrebbe peggiorare nella giornata di oggi e soprattutto domani. In atto inoltre isolati temporali con colpi di vento su stretto di Sicilia e Tirreno Meridionale occidentale.
A cura di Davide Falcioni
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Medicane, il ciclone che si è abbattuto nei giorni scorsi sulla Sicilia, torna a far paura: stando a quanto rivela l'Aeronautica Militare, infatti, è da ore in atto una burrasca forza 7 da est sullo stretto che potrebbe peggiorare nella giornata di oggi e soprattutto domani. In atto inoltre isolati temporali con colpi di vento su stretto di Sicilia e Tirreno Meridionale occidentale. Le regioni costiere interessate sono Sicilia occidentale e Sardegna orientale, ma nel corso della giornata sono attese intense precipitazioni con raffiche di vento anche su Ionio meridionale, Tirreno centrale ovest e canale di Sardegna.

Oggi allerta meteo arancione in Sicilia

Il ciclone Medicane che martedì si è abbattuto sulla provincia di Catania causando due vittime e un disperso oltre a danni ingenti ancora da quantificare, continua a preoccupare perché si sta trasformando in uragano. Non a caso la Protezione Civile per la giornata odierna ha diramato avviso di allerta meteo arancione per temporali, rischio idrogeologico e rischio idraulico sulle aree Sud-Orientale, versante Stretto di Sicilia, Nord-Orientale, versante ionico, Bacino del Fiume Simeto, Sud-Orientale, versante ionico. Su altre aree della Regione l'allerta è invece gialla. Nel frattempo a Catania ancora per 48 ore tutte le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse: "In 49 anni di vita vissuta in questa città non avevo mai visto fenomeni così intensi. Domani (oggi, ndr) e venerdì resteranno chiuse le scuole e le attività commerciali non essenziali almeno per quanto riguarda Catania, poi saranno gli altri sindaci a fare le opportune valutazioni", ha detto ieri al termine di una riunione in Prefettura il sindaco Salvo Pogliese. Già nella giornata di ieri la popolazione era stata messa in guardia: "L'evento non è finito", ha avvertito infatti il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, giunto a Catania per seguire in prima linea le operazioni. "Diciamo ai cittadini di mantenere alta l'attenzione, di seguire le indicazioni delle autorità perché si aspettano in questa area delle ore che possono essere complicate".

La causa di Medicane è il cambiamento climatico

Franco Colombo, tenente colonnello del Servizio meteorologico dell’Aereonautica militare, ha spiegato le ragioni dell'uragano mediterraneo imputandole al cambiamento climatico: "Le temperature marine sono il vero motore di questi fenomeni così violenti. I valori della superficie del mare, dovute anche all’estate torrida appena passata, e quelli medi dell’aria, anch’essi più alti a causa del riscaldamento globale in atto, sono gli ingredienti principali di questa intensa fase di maltempo. Questi eventi, peraltro, diventeranno sempre più frequenti negli anni a venire. Se non si arresterà l’attuale trend al riscaldamento, nel breve futuro potremmo assistere alla formazione di veri e propri uragani tropicali anche nel Mediterraneo".

Il fisico del clima: "In Sicilia rischio onde fino a 5 metri"

Antonello Pasini, fisico del clima del Cnr, intervistato da Repubblica ha chiarito ulteriormente cosa potrebbe accadere nelle giornate di oggi e domani: "L'allerta è massima e i siciliani devono mettersi al riparo. Fino a pochi giorni fa quella che ha colpito Catania e la Sicilia era una forte depressione stazionaria – spiega – ma non un ciclone tropicale. Tra giovedì (oggi, ndr) e venerdì si formerà però probabilmente un medicane, ovvero un ciclone tropicale, a sudest della Sicilia. Purtroppo i modelli ci indicano che questo fenomeno rispetto a dove è ora – per via di venti e correnti – si sta dirigendo verso nordovest e puntando verso Sicilia e Calabria. Questi cicloni hanno un cuore caldo e portano raffiche fortissime, nubi cariche di pioggia che si espandono anche a centinaia di chilometri di distanza e venti oltre i 100-120 chilometri orari: domani per la costa sudest della Sicilia sarà una giornata campale, con alluvioni molto pesanti, e si potrebbero creare onde anche di 4 o 5 metri". Ma cosa sono i Medicane? Si tratta, per lo scienziato, di fenomeni "simili a uragani tropicali, ma non sono la stessa cosa, perché nel Mediterraneo non hanno abbastanza calore dal basso, dal mare, e abbastanza spazio per svilupparsi, a differenza di quelli dell'Atlantico. Un uragano per essere definito medicane deve avere una struttura da ciclone tropicale, ovvero un occhio ben definito, una bassa pressione molto profonda e un nucleo centrale caldo. Se ne verificano 1,5 in media ogni anno, ma l'intensità con cui colpiscono cresce. Abbiamo avuto recenti esempi in Grecia dove hanno portato morte e distruzione. Di sicuro, anche per quest' ultimo, vale l'equazione dei disastri: il fattore del cambiamento climatico e quello della vulnerabilità del territorio, insieme al fatto che noi cittadini ci esponiamo mettendo infrastrutture beni e persone dove non dovremmo metterli, purtroppo portano a risultati finali pesanti".

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