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Macerata, accende pc del marito e ci trova video pedopornografici: lo denuncia, gelataio nei guai

Numerose foto e video orribili di minorenni nella memoria del computer: per questo è finito sotto processo un maceratese di 40 anni, titolare di una gelateria in città. A scoprirle sarebbe stata la moglie, che lo ha denunciato e poi, sconvolta, se ne è andata di casa.
A cura di Biagio Chiariello
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Centinaia di foto e video di rapporti sessuali di uomini con ragazze minorenni. A scoprirle sarebbe stata la moglie di un 40enne di Macerata, titolare di una gelateria in città, che lo ha immediatamente denunciato. L’uomo deve rispondere di detenzione di materiale pedopornografico. I fatti, che risalgono all’ottobre 2013, sono finiti ieri mattina all’esame del giudice Daniela Bellesi. Dopo l’apertura della gelateria, il maceratese avrebbe estromesso la coniuge dalla gestione del locale. In seguito a questo e ad altre questioni nate tra loro due, la donna avrebbe avviato una causa di separazione.

In seguito, in modo causale si era accorta dell’archivio choc che l’uomo teneva sul computer usato da entrambi in casa: numerosi video e foto pornografiche. Oltre a scene di violenze sulle donne, la donna avrebbe scoperto anche le terribili immagini e i filmati a contenuto pedopornografico, con protagonisti adolescenti ritratti in situazioni esplicite. Sconvolta, la donna aveva segnalato il fatto alle forze dell’ordine, e per competenza il fascicolo è stato trattato dalla procura di Ancona. Pare che il 40enne fosse arrivato a dei siti specifici dove scaricare i file grazie alle proprie competenze da informatico, lavoro che aveva svolto prima dell’apertura della gelateria a Macerata.

Ieri nei suoi confronti si è aperto il processo. La ormai ex moglie, che ora non vive più nelle Marche, si è costituita parte civile. L’avvocato dell’imputato ha contestato la costituzione di parte civile, ma la sua eccezione è stata respinta dal giudice Daniela Bellesi. Il processo è stato quindi rinviato al 4 dicembre per iniziare a sentire i primi teste dell’accusa, che saranno citati dal pm Francesca D’Arienzo. Il 40enne respinge le imputazioni contestategli e il processo dovrà fare luce sul rinvenimento dei filmati.

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