Macabre scoperte nel fiume Isonzo: due cadaveri galleggiano tra le acque

Due persone sono morte annegate nel fiume Isonzo, in due distinti incidenti tra Gorizia e Turriaco. Intorno alle 12 di ieri, domenica 29 aprile, è stato trovato senza vita il corpo del 64enne scomparso da casa venerdì scorso. Lo hanno recuperato i vigili del fuoco che poi sono stati nuovamente allertati intorno alle 18 per un'altra emergenza. Alcuni bagnanti a Turriaco hanno visto la salma galleggiare sull'acqua, trascinata dalla corrente, e hanno dato l'allarme. Non si conoscono ancora le sue generalità. Non ci sarebbero infatti denunce di scomparsa. Potrebbe trattarsi, quindi, anche di un turista. Con il calare del buio le operazioni di scandaglio nel fiume sono state sospese, per poi riprende stamattina.
Le ricerche del 64enne avevano visto impegnati per l’intera giornata di sabato 28 aprile i carabinieri, la polizia, gli uomini della protezione civile, oltre che il soccorso speleologico e i vigili del fuoco con l’elicottero e un gommone. Sono state impiegate anche le unità cinofile e, grazie alla collaborazione con le autorità slovene che gestiscono la diga di Salcano, è stato fatto abbassare il livello del fiume. Nella mattinata di ieri, il tragico epilogo col ritrovamento del cadavere nei dintorni della centrale idroelettrica. A rinvenire il corpo senza vita e è stato un passante che ha subito dato l'allarme. Le ricerche erano state dirette fin dal principio al fiume nell'Isonzo: lungo la passerella sul corso d’acqua, a Straccis, un quartiere di Gorizia, era infatti stato ritrovato uno zainetto e un paio di ciabatte. Come si legge sui media locali, l’uomo, che già in passato aveva vissuto momenti difficili, potrebbe aver deciso di compiere un gesto estremo gettandosi nel fiume.