Lupo ucciso e decapitato nel Torinese: taglia di 7000 euro per trovare il colpevole

C’è una ricompensa da settemila euro per chi fornirà informazioni sull’uccisione di un lupo nel Torinese, la cui testa è stata trovata il 13 novembre scorso appesa a un cartello stradale tra i comuni di Lanzo e Germagnano. A diffondere l’annuncio è stata l’associazione animalista Lav. “Si tratta di un atto aberrante, di una crudeltà inaudita che non può essere tollerato – si legge bel comunicato della Lav – Sappiamo bene quanto sia difficile individuare i responsabili in casi del genere, proprio per questo riteniamo che si debba mettere in campo ogni tentativo per smascherarli”. E ancora, l’associazione parla di un “inequivocabile segnale”, “un avvertimento in stile mafioso per far capire che da quelle parti i lupi sono destinati a essere uccisi da mani vigliacche, in piena violazione delle norme nazionali e europee”. Quindi l’annuncio della ricompensa per chiunque aiuti a identificare i bracconieri. “Ogni segnalazione ricevuta – precisa la Lav – sarà da noi inoltrata ai carabinieri che svolgeranno le dovute indagini. Questa uccisione non deve restare impunita”. Negli esercizi commerciali dei due comuni della città Metropolitana di Torino saranno reperibili i volantini dell’associazione animalista.
Wwf: "Punire i responsabili" – Riguardo il caso del lupo decapitato nel Torinese si è espresso anche il Wwf: “Chiediamo che ci sia un rapido intervento dei carabinieri forestali e che la Procura attivi tutte le procedure necessarie per perseguire e punire i responsabili di questo vero e proprio scempio contro la natura”. L’associazione ambientalista è tornata a sollecitare la Conferenza Stato-Regioni sull'approvazione del Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia, contenente anche importanti misure contro il bracconaggio. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Lanzo.