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Lupo ucciso e decapitato nel Torinese: taglia di 7000 euro per trovare il colpevole

La Lav ha promesso settemila euro a chi fornirà informazioni precise su chi ha ucciso e decapitato un lupo, appendendo poi la testa a un cartello stradale, tra Lanzo e Germagnano, nel Torinese. L’associazione animalista: “Si tratta di un atto aberrante, di una crudeltà inaudita che non può essere tollerato”.
A cura di Susanna Picone
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Le feroci abitudini alimentari del lupi hanno dato origine, in passato, a terrori e racconti di cui ancora si ritrovano tracce nel sentire popolare. Così, al recente ripopolamento di alcune aree europee ha corrisposto la paura di attacchi nei confronti di bestiame ed esseri umani. Uno studio tedesco ha cercato di fare luce sulla questione.

C’è una ricompensa da settemila euro per chi fornirà informazioni sull’uccisione di un lupo nel Torinese, la cui testa è stata trovata il 13 novembre scorso appesa a un cartello stradale tra i comuni di Lanzo e Germagnano. A diffondere l’annuncio è stata l’associazione animalista Lav. “Si tratta di un atto aberrante, di una crudeltà inaudita che non può essere tollerato – si legge bel comunicato della Lav – Sappiamo bene quanto sia difficile individuare i responsabili in casi del genere, proprio per questo riteniamo che si debba mettere in campo ogni tentativo per smascherarli”. E ancora, l’associazione parla di un “inequivocabile segnale”, “un avvertimento in stile mafioso per far capire che da quelle parti i lupi sono destinati a essere uccisi da mani vigliacche, in piena violazione delle norme nazionali e europee”. Quindi l’annuncio della ricompensa per chiunque aiuti a identificare i bracconieri. “Ogni segnalazione ricevuta – precisa la Lav – sarà da noi inoltrata ai carabinieri che svolgeranno le dovute indagini. Questa uccisione non deve restare impunita”. Negli esercizi commerciali dei due comuni della città Metropolitana di Torino saranno reperibili i volantini dell’associazione animalista.

Wwf: "Punire i responsabili" – Riguardo il caso del lupo decapitato nel Torinese si è espresso anche il Wwf: “Chiediamo che ci sia un rapido intervento dei carabinieri forestali e che la Procura attivi tutte le procedure necessarie per perseguire e punire i responsabili di questo vero e proprio scempio contro la natura”. L’associazione ambientalista è tornata a sollecitare la Conferenza Stato-Regioni sull'approvazione del Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia, contenente anche importanti misure contro il bracconaggio. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Lanzo.

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