Strage di Monreale

L’ultimo gol di Andrea Miceli, ucciso nella sparatoria: l’abbraccio degli amici e il dolore di Monreale

Un video virale mostra l’ultimo saluto ad Andrea Miceli, ucciso insieme ad altri due giovani nella notte tra il 26 e il 27 aprile durante una sparatoria in pieno centro: i compagni gli dedicano un gol simbolico sul campo. Commozione ai funerali congiunti a Monreale per lui, Salvatore e Massimo. Migliaia i presenti.
A cura di Biagio Chiariello
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Un video commovente, diventato virale sui social, ha immortalato uno dei momenti più toccanti dei funerali di Andrea Miceli, uno dei tre ragazzi uccisi nella tragica sparatoria avvenuta a Monreale nella notte tra il 26 e il 27 aprile. Andrea, numero 10 della squadra locale Real Pioppo, è stato salutato dai compagni nel suo campo, il Conca d’Oro, con un gesto simbolico che ha spezzato il cuore a migliaia di persone.

La bara bianca, posizionata davanti alla porta, è diventata per un istante parte del gioco che Andrea amava: dopo una serie di passaggi, i suoi amici hanno fatto rimbalzare il pallone sulla bara, facendolo entrare in rete. L’ultimo gol, il più struggente, di un ragazzo spezzato troppo presto. Poi, tra le lacrime, i compagni si sono stretti tutti insieme in un abbraccio attorno alla bara, come se volessero proteggerlo ancora una volta, anche nell’addio.

Le immagini hanno fatto rapidamente il giro del web, raggiungendo centinaia di migliaia di visualizzazioni e condivisioni.

Ieri, nel Duomo di Monreale, si è invece celebrato il funerale congiunto di Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo, i tre giovani freddati durante quella drammatica notte in via Venero, in pieno centro cittadino. Una lite scoppiata per futili motivi si è trasformata in una carneficina: almeno sette colpi esplosi, tre i caduti. Per la loro morte è stato arrestato il 19enne Salvatore Calvaruso, ma gli inquirenti non escludono il coinvolgimento di altri e sono ancora alla ricerca di eventuali complici.

Alla cerimonia hanno partecipato migliaia di persone. La cattedrale era gremita fino all’inverosimile, tanto che centinaia di persone sono rimaste fuori. Due maxi schermi sono stati allestiti per consentire a tutti di seguire la funzione. Sotto un balcone adiacente al Duomo, uno striscione gridava rabbia e dolore: “Basta con Gomorra e Mare Fuori, qui si muore davvero”. Un messaggio forte contro l’estetica della criminalità, che nella realtà lascia solo sangue e lutti.

In tanti, tra amici e conoscenti, hanno indossato magliette bianche con le foto delle vittime stampate sopra. Di bianco erano vestiti anche i membri della confraternita del Santissimo Crocifisso, di cui facevano parte i due cugini Salvo e Andrea. Un silenzio carico di emozione ha accompagnato il volo di palloncini bianchi in cielo, mentre l’intera comunità, sconvolta, ha reso omaggio a tre giovani vite spente troppo presto.

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