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L’ultimo discorso di Draghi all’Onu: “Mosca unica colpevole della guerra, ora obiettivo è la pace”

All’Assemblea generale dell’Onu, Mario Draghi ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina e promesso che l’Italia continuerà a sostenere Kiev nell’ambito dell’alleanza Nato.
A cura di Antonio Palma
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"Le responsabilità del conflitto sono chiare e di una parte sola", così, nel suo ultimo discorso da Premier Davanti all'Assemblea generale dell’Onu, Mario Draghi ha condannato senza mezzi termini l’invasione russa dell’Ucraina e promesso che l’Italia continuerà a sostenere Kiev nell’ambito dell’alleanza Nato.

Disaprovando anche l’ultima mossa di Putin con i referendum per l'indipendenza nel Donbass, che “sono un'ulteriore violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza”, il Presidente del Consiglio ha dichiarato che “Finora la Russia non ha dimostrato di volere la fine del conflitto, sottolineando che “l'aggressione dell'Ucraina e le crisi che ne derivano alimentare, energetica, economica mettono a rischio i nostri ideali collettivi come raramente era accaduto dalla fine della Guerra Fredda”.

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Per questo l'Italia "anche nei prossimi anni continuerà a essere protagonista della vita europea, vicina agli alleati della Nato", ha dichiarato poi Draghi, cercando di rassicurare le Cancellerie sulla linea euro-atlantica del nostro Paese, indipendentemente da chi vincerà le elezioni politiche del 25 settembre.

Draghi ha difeso strenuamente le sanzioni contro Mosca, ricordando che “Con un'economia più debole la Russia, che ha tentato di dividerci usando il gas come arma di ricatto, avrà più difficoltà a reagire alle sconfitte che si accumulano sul campo di battaglia”.

Per questo non bisogna dividersi, secondo Draghi, ma “Bisogna ridurre ulteriormente i finanziamenti che mandiamo alla Russia”, chiedendo di “fare di più per aiutare le imprese e i cittadini a fronteggiare i rincari” energetici che “Colpiscono i meno abbienti, aggravano la povertà e le disuguaglianze”.

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“L'aumento del costo dell'energia mette a rischio la ripresa economica, limita il potere d'acquisto delle famiglie, danneggia la capacità produttiva delle imprese", per questo è necessario "un tetto europeo al prezzo del gas".

In tutto questo, però bisogna comunque sforzarsi di ricercare una soluzione alla Guerra in Ucraina, ha sottolinea il premier. “Il nostro obiettivo è la pace” ha scandito Draghi, assicurando che "L'Italia è in prima linea per provare a raggiungere un accordo, quando sarà possibile” e continuerà “a contribuire alla pace e alla sicurezza internazionale”. Una delle prime mosse, seconda Draghi dovrebbe essere un accordo per smilitarizzare l'area di Zaporizhzhia, in modo da evitare la catastrofe nucleare.

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