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Luglio è stato il mese più caldo mai registrato sulla Terra

La National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), ente governativo che si occupa di ambiente e cambiamento climatico, ha dimostrato con un report che il mese di luglio 2021 è stato il più caldo mai registrato sulla Terra. Il record dimostra che il surriscaldamento globale è reale e che la strada di non ritorno è sempre più vicina.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il mese di luglio, secondo i dati della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), il mese di luglio è stato il più caldo mai registrato sulla Terra. Il record, secondo l'amministratore dell'agenzia federale statunitense per il clima, si aggiunge al preoccupante percorso del cambiamento climatico. "Luglio è di solito il mese più caldo dell'anno nel mondo, ma quello del 2021 ha superato se stesso con il primato di mese più caldo di sempre" ha dichiarato a riguardo Rick Spinrad.

In Italia il caldo ha causato incendi boschivi e disagi alla popolazione. Il picco massimo è stato toccato in Sardegna: la Protezione Civile ha diramato un nuovo avviso di condizioni meteo avverse per temperature sopra i 40 gradi fino alla sera di lunedì 16 agosto. Il ferragosto, quindi, sarà oltre i 40 gradi soprattutto nelle zone interne dell'isola. Anche le minime si manterranno sopra i valori della media stagionale. A metà della prossima settimana, però, correnti più fredde dal nord arresteranno il trend. L'improvviso calo termico è comunque indice dell'importante cambiamento climatico.

Il caldo sta facendo soffrire anche la Spagna, con temperature attorno ai 47 gradi. Secondo l'Onu, il caldo rovente di questo mese conferma uno scenario catastrofico già presentato dal rapporto Ipcc presentato a Ginevra. Senza un'inversione di marcia immediata su larga scala per quanto riguarda i gas serra, l'avanzare del riscaldamento globale sarà inevitabile e inarrestabile. E ad oggi le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane sono responsabili del surriscaldamento di circa 1,1°C.

Nel rapporto del 2018, l'Ipcc aveva segnato come deadline per un'inversione di rotta il 2030. Il nuovo testo approvato il 6 agosto 2021 da 195 governi membri dell'Ipcc, arriva dopo i disastri dovuti alle forti precipitazioni nel Nord Europa e agli incendi causati dalle alte temperature.

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