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Covid 19

Locatelli dice che in Italia ci saranno 20 milioni di vaccinati entro giugno

Il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli ha detto che la disponibilità di vaccini anti-Covid entro il mese di giugno 2021 è quantificabile nell’ordine più o meno dei 40 milioni di dosi. Entro quel mese, dunque, la speranza è aver vaccinato 20 milioni di persone in Italia.
A cura di Susanna Picone
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Venti milioni di persone vaccinate contro il Covid-19 entro il mese di giugno 2021. Questa la previsione del presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli. Il professore è intervenuto questa mattina alla trasmissione “Buongiorno” su Sky Tg24 e parlato, appunto, del piano vaccinale in Italia (che cambia con l'arrivo delle prime dosi del farmaco di AstraZeneca). "La disponibilità di vaccini anti-Covid entro il mese di giugno è quantificabile nell'ordine più o meno dei 40 milioni" di dosi, ha spiegato Locatelli, quindi dovremmo arrivare largamente a una cifra importante di persone che vengono a essere vaccinate. “Siamo nell'ordine dei 20 milioni di persone almeno per il mese di giugno”, è il calcolo del presidente del Consiglio superiore di sanità.

Sulla base dei numeri di dosi disponibili e facendo riferimento ai vaccini anti-Covid finora approvati per il nostro Paese, entro il mese di giugno dunque la speranza è aver vaccinato 20 milioni di persone. Locatelli ha ricordato che abbiamo avuto 2 milioni di dosi di vaccino a gennaio e parlando appunto di quelli per ora approvati ne avremo 4 milioni per febbraio, 8,3 per marzo e poi 25 milioni per il trimestre successivo. “È chiaro che, se arriveranno ulteriori dosi di vaccini o ci saranno vaccini che verranno approvati, questo numero si può incrementare. Oggi questi sono i numeri rispetto ai tre vaccini Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca e in funzione di quella che è la previsione di fornitura", ha spiegato ancora il professor Locatelli.

Nel corso del suo intervento a Sky Locatelli ha parlato anche del vaccino russo anti-Covid Sputnik: la pubblicazione nei giorni scorsi su Lancet è, secondo il professore, “significativamente interessante”. È stata dimostrata un’efficacia del 91,6 percento e la notevole tollerabilità. La preparazione, basata su vettori virali non replicanti, sarà presto valutata dall’Agenzia Europea per i Medicinali per l’approvazione all’uso di emergenza. Per il presidente del Css è importante accostarsi a ogni vaccino contro il Coronavirus “con un atteggiamento laico”, e quindi valutare quello che è il profilo di sicurezza ed efficacia attraverso analisi rigorose, come quelle che garantiscono l’autorità regolatoria europea e quella italiana, e fare valutazioni sulle pubblicazioni scientifiche che verranno a essere prodotte.

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