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Lo sfogo di Ricciardi: “Ora si credono tutti epidemiologi, senza mai aver frequentato un corso”

“Formare un epidemiologo è una delle cose più lunghe e difficili che si possano fare, ma in quattro mesi di epidemia ho visto economisti, sociologi, giornalisti, clinici, psicologi, manager, e politici acquisire incredibili capacità senza mai aver frequentato nemmeno un corso breve”: così Walter Ricciardi, dell’Oms, in merito alla confusione e le fake news che continuano a persistere sull’emergenza coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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Walter Ricciardi, membro dell'esecutivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza, si sfoga sulla sua pagina Twitter: "Formare un epidemiologo è una delle cose più lunghe e difficili che si possano fare, ma in quattro mesi di epidemia ho visto economisti, sociologi, giornalisti, clinici, psicologi, manager, e politici acquisire incredibili capacità senza mai aver frequentato nemmeno un corso breve".

L'epidemiologo punta quindi il dito verso la confusione creata dalle polemiche e dai continui commenti su complesse questioni mediche da parte di chiunque, sottintendendo che su temi di questo genere bisognerebbe limitarsi a lasciare la parola alle autorità sanitarei: "No, era una constatazione scientifica, ricordavo la fatica fatta prima io, poi i miei allievi e studenti, e mi rallegravo di questa diffusa e rapida emancipazione epidemiologica che fornisce un sacco di risposte a problemi complessi, tutte sbagliate", aggiunge Ricciardi.

Il governo ha spesso ricordato ai cittadini l'importanza di affidarsi ai canali di comunicazione ufficiali, più che mai necessari per limitare il diffondersi di notizie false che in momenti delicati come questo possono nuocere ancor più. Spesso però molte bufale sul coronavirus sono state anche diffuse da parlamentari ed esponenti politici di primo livello. Per questa ragione l'esecutivo ha deciso di creare una task force di giornalisti (di cui fa parte anche il direttore di Fanpage.it, Francesco Piccinini) con il compito di monitorare proprio le fake news che vengono diffuse sol Covid-19.

"Era un passaggio doveroso, a fronte della massiccia, crescente diffusione di disinformazione relativa all'emergenza. Questa task force che d’ora in avanti avrà vari compiti: dall’analisi delle modalità e delle fonti che generano e diffondono le fake news, al coinvolgimento di cittadini ed utenti social per rafforzare la rete di individuazione, al lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione. Tutto questo in stretta collaborazione con Agcom, Ministero della Salute, Protezione Civile ed avviando partnerships con i soggetti del web specializzati in fact-checking, i principali motori di ricerca e le piattaforme social. Dal Governo arriva dunque una risposta all’insidia della disinformazione che indebolisce lo sforzo di contenimento del contagio", avevano spiegato da Palazzo Chigi.

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