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Lino Romano fu ucciso per sbaglio dalla camorra, ergastolo al killer

Condannato all’ergastolo l’assassino del 30enne Lino Romano ucciso per sbaglio nel 2012 a Napoli.
A cura di Antonio Palma
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Il Gup di Napoli Francesco Cananzi ha condannato all'ergastolo Salvatore Baldassarre, il killer di camorra che il 15 ottobre del 2012 uccise per errore il trentenne Lino Romano mentre usciva dall'abitazione della fidanzata nel quartiere di Marianella del capoluogo partenopeo, scambiandolo per un esponete della fazione avversa nel corso della terza faida di Scampia. Nello stesso processo, svolto con rito abbreviato, il giudice per le udienze preliminari ha condannato ad una pena di 18 anni e 8 mesi anche il pentito Giovanni Marino, che guidava l'auto del killer, a 14 anni di reclusione Anna Altamura, che con uno sms aveva segnalato l'arrivo della vittima, e a 16 e 14 anni i suoi due figli Carmine e Gaetano Annunziata.

Durante l'udienza a sorpresa l'omicida ha deciso di confessare di essere il responsabile del delitto e prima della sentenza ha dichiarato "Sono addolorato e se potessi tornare indietro darei la mia vita per quel ragazzo, quella sera ero come impazzito e sono realmente pentito per quello che ho fatto. Ero fuori di me e non so cosa sia successo. Io ci penso tutte le sere a quello che ho fatto e sono realmente pentito". Una dichiarazione che però non è servita a fargli ottenere lo sconto di pena come avevano chiesto i suoi legali. Restano adesso sotto processo il presunto mandante Giuseppe Montanera, e un altro del commando killer che  hanno scelto di essere processati con il rito ordinario.

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