“L’incubo del mio viaggio in nave dalla Sardegna: prezzi folli, luci accese tutta la notte e bagni inagibili”

Luci accese in piena notte, posti a terra per riposare qualche minuto, e centinaia di persone accalcate le une sulle altre. Queste sono le condizioni denunciate da Maddalena a Fanpage.it che nella notte del 26 agosto ha viaggiato su una delle navi che collegano la Sardegna al resto d'Italia. "Per noi sardi questi viaggi sono un incubo – racconta – Nessuna associazione dei consumatori se ne occupa, nessun politico. Le famiglie come la mia sono in difficoltà per i prezzi e per condizioni di viaggio al limite. L'anno scorso mio figlio sulla nave ha preso la scabbia. Paghiamo il prezzo di essere emigranti nella nostra terra".
La testimonianza: "Viaggi in pessime condizioni igieniche"
Maddalena è sarda originaria di Oristano ma da tempo risiede a Firenze dove lavora e vive con suo marito e il figlio 15enne. A causa dei prezzi elevati dei viaggi via mare però fa sempre più fatica a dividersi tra la sua famiglia d'origine rimasta sull'isola e la sua vita in Toscana.
"In tre, solo passaggio, e macchina, abbiamo pagato 396 euro – spiega – un prezzo comunque elevato ma molto più abbordabile rispetto a qualche settimana fa, dove la tratta Olbia-Livorno costava quanto una crociera. È sempre più difficile uscire dalla Sardegna, è come essere sequestrati".

Oltre ai costi c'è il problema delle condizioni di viaggio: "Passare la notte in nave è come stare dentro ad un freezer. Cercavamo in ogni modo di coprirci con vestiti o asciugamani ma faceva comunque molto freddo. Le luci accecanti anche alle 3 di notte poi non aiutano. A un certo punto abbiamo chiesto di abbassare un po' le luci almeno nella zona dei divanetti, dove la maggior parte delle persone va a riposare, ma il personale ha risposto tassativamente che non era possibile".

Maddalena ha quindi chiesto il costo delle cabine: "Ho chiesto se per caso ci fosse disponibilità di una cabina a seguito di una disdetta dell'ultimo minuti, mi hanno risposto che c'era una lista d attesa e il costo sarebbe stato di 250 euro in più sul prezzo che avevo già pagato. Naturalmente ho rinunciato".
"Passaggio ponte è solo all'aperto e di notte è impossibile restarci"

Maddalena ha trascorso quindi la notte coprendosi come poteva e cercando un angolo per sé e il figlio: "Il passaggio ponte esiste solo all'aperto e di notte è impossibile restarci, i corridoi sono stipati, e così anche gli altri spazi chiusi: ci sono più di mille persone e i divanetti dei bar sono presi d'assalto anche se le luci sono sempre accese".
Come mostrano le fotografie scattate da Maddalena, molti si accampano letteralmente sulla nave: "C'erano tanti materassini gonfiabili tra i divanetti e le persone si arrangiavano alla buona". Con il campeggio, la nave condivideva anche la scarsità di bagni a disposizione: "Su tre bagni riservati alle donne due non avevano la chiusura interna e uno solo era agibile".

A peggiorare il tutto sono proprio le condizioni igieniche: "L'anno scorso abbiamo preso la scabbia a causa delle condizioni igieniche della nave su cui stavamo viaggiando, il mio figlio è stato ricoverato all'ospedale Meyer a causa di tutta la sporcizia che c'era sulla nave".
Maddalena non è la sola a lamentare il problema della continuità territoriale, prevista sulla carta per le persone che vengono dalle isole maggiori, ma completamente disattesa al momento di acquistare i biglietti. "Non so quanto possano servire queste segnalazioni, perché anche ora che se ne parla nessuna associazione dei consumatori se ne occupa, nessun politico si interessa.Non esiste continuità territoriale per chi come me viaggia in macchina. Stanotte mi sono sentita vittima di una vera e propria tratta dell'emigrante, senza nessuna pietà da parte dello staff".
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