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L’hashtag suprematista “rubato” dai gay per condividere foto di coppia: “Combattiamo odio con amore”

Moltissimi omosessuali da tutto il mondo si sono appropriati dell’hashtag dei suprematisti bianchi “Proud Boys” per condividere foto di coppia e delle loro famiglie arcobaleno. L’hashtag era stato inizialmente lanciato dal gruppo di estrema destra per condividere alcune frasi pronunciate dal presidente Donald Trump quando, durante il recente dibattito con l’avversario politico Joe Biden, gli era stato chiesto di condannare la violenza perpetrata da molti suprematisti bianchi. Il tycoon si era espresso accusando invece di violenza “gli antifa e la sinistra”.
A cura di Daniela Brucalossi
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Una battaglia Twitter che va avanti dallo scorso primo ottobre. Moltissimi omosessuali in tutto il mondo hanno cominciato a condividere foto con i loro compagni e famiglie accompagnate dall’hashtag Proud Boys. Lo stesso usato dall’omonima organizzazione statunitense di estrema destra, neofascista, sostenitrice della violenza politica e composta solo da suprematisti bianchi. I membri del gruppo Proud Boys avevano lanciato l’hashtag su Twitter per citare alcune frasi pronunciate dal presidente Donald Trump quando, durante il recente dibattito con l’avversario politico Joe Biden, gli era stato chiesto di condannare la violenza perpetrata da molti suprematisti bianchi. Il tycoon si era espresso accusando invece di violenza “gli antifa e la sinistra”. Per arginare l’iniziale messaggio dell’hashtag Proud Boys, gli omosessuali di tutto il mondo l’hanno così riutilizzato per rivendicare i loro diritti civili e condividere la felicità delle famiglie arcobaleno.

“Il mio obiettivo era semplicemente diffondere gioia”, ha commentato alla Cnn l’inglese Matt Dechaine, uno degli uomini che hanno diffuso i post con le foto dei compagni. “Sono felice di essere una piccola parte di questo movimento che sta diffondendo un cambiamento positivo. Con il rispetto e l’amore reciproco il mondo può diventare un posto migliore”.
“Penso che la reazione di questi uomini al nostro hashtag sia isterica”, ha però ribattuto alla Cnn Enrique Tarrio, leader dei Proud Boys. “Non volevamo insultare nessuno. Non siamo omofobi. Stanno cercando di soffocare il nostro pensiero e zittirci. Non credo che ci sia niente di progressista in questo”.
Anche altri membri dell’organizzazione suprematista hanno twittato frasi di protesta. "Buongiorno a tutti tranne che ai gay che hanno rubato l'hashtag #ProudBoys", ha scritto un utente.

Ma l'ondata di post che riportano foto di coppie omosessuali continua. Alcuni colgono l'occasione per ricordare l'anniversario di matrimonio. "Io e Brad siamo #ProudBoys, legalmente sposati da 12 anni", scrive George Takei, da New York. "Siamo fieri dei gay che si sono fatti avanti per rivendicare il nostro ogoglio in questa campagna. La nostra comunità e i nostri sostenitori rispondono all'odio con l'amore. Cosa ci potrebbe essere di meglio?".

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