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Legittima Difesa: Santoro, Travaglio e Spinelli in piazza a fine febbraio

La manifestazione organizzata da Santoro, Travaglio e Spinelli per il 13 febbraio è stata posticipata per lasciare spazio alle donne che contesteranno il modello femminile sbandierato da Berlusconi.
A cura di Alfonso Biondi
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Santoro e Travaglio Legittima Difesa

Quella di questo periodo è senza dubbio l'Italia delle manifestazioni: manifestazioni annunciate, confermate, annullate, rimandate. Quello che era sicuro e che rimane sicuro è che il popolo viola scenderà in piazza il 12 febbraio per chiedere le dimissioni di Berlusconi, invischiato nel caso Ruby e sempre più sulla graticola. Il giorno della "confusione" è il 13 febbraio. In pratica per quel giorno erano programmate ben 3 manifestazioni: quella del Pdl contro la magistratura politicizzata; quella delle donne contro Berlusconi e la sua concezione del gentil sesso; quella di Legittima Difesa, movimento promosso dai giornalisti Michele Santoro, Marco Travaglio e Barbara Spinelli. Ne resterà soltanto una: quella delle donne. Il Popolo della Libertà infatti ha fatto sapere che non scenderà in piazza, così come "Legittima Difesa" che preferisce evitare inutili sovrapposizioni e lasciare alle donne lo spazio che meritano.

Sul sito web di Annozero Santoro, Travaglio e Spinelli hanno pubblicato una lettera in cui hanno spiegato che la manifestazione verrà posticipata alla fine di febbraio o all'inizio di marzo per dare, appunto, spazio alle donne "che manifesteranno contro l'umiliante modello femminile sbandierato dal premier". Nella lettera emerge chiaramente il punto di vista dei tre giornalisti. Eccone uno stralcio:

Vogliamo vivere in un Paese civile dove sia bandita qualunque impunità per i potenti e la giustizia sia eguale per tutti. Vogliamo debellare il conflitto d’interessi perché è una epidemia che paralizza l’Italia, corrode la democrazia, promuove le cricche, altera i valori del libero mercato e ci allontana dai paesi più evoluti e competitivi; e perché l'attuale centrosinistra, su questa battaglia cruciale, ha sistematicamente alzato bandiera bianca, dunque non è in grado di rappresentarci.

Vogliamo una classe dirigente rinnovata, per rompere il blocco che impedisce ai giovani di prendere in mano le redini della Politica, di accedere alla ricerca e all'università, di avere il lavoro e il futuro che meritano in una società fondata sulle capacità e le pari opportunità. E’ ora che in Italia sorga e si organizzi un movimento di Legittima Difesa dei princìpi che sono alla base della nostra Costituzione: un movimento che reagisca con tutte le forze disponibili a ogni tentativo di mutilare ulteriormente i poteri di controllo, a cominciare dalla magistratura e dall'informazione.

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