Le regioni dove le terapie intensive sono più sotto pressione, l’elenco

Non si arresta la pressione sui reparti di terapia intensiva in Italia per i malati Covid 19. Se dal 9 marzo è stata superata la soglia critica (fissata al 30% dal ministero della Salute) per l'occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da Coronavirus nelle rianimazioni, l'aumento è stato sostenuto nei giorni fino a toccare la percentuale del 34%, come certificano gli ultimi dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera, 14 marzo.
Cresce la pressione nei reparti di rianimazione
Nello specifico, sono 12 le Regioni e Province autonome ad arrivare raggiunto il livello critico: la situazione più a rischio resta ancora quella dell'Umbria al 57%, seguita dalle Marche (56%) e dalla Provincia autonoma di Trento (52%). Ma sopra la soglia critica ci sono anche la Lombardia (50%), l'Emilia Romagna (48%), il Molise (46%), l'Abruzzo e il Piemonte (43%), la Toscana (39%), il Friuli Venezia Giulia (38%), la Provincia autonoma di Bolzano (33%), la Puglia (31%). Il Lazio invece è proprio sopra la soglia del 30%.
Percentuale di pazienti ricoverati in terapia intensiva:
- Umbria 57%
- Marche 56%
- P.Trento 52%
- Lombardia 50%
- Emilia Romagna 48%
- Molise 46%
- Abruzzo 43%
- Piemonte 43%
- Toscana 39%
- Friuli 38%
- Prov. Bolzano 33%
- Puglia 31%
- Lazio 30%
- Liguria 28%
- Campania 26%
- Calabria 20%
- Basilicata 18%
- Veneto 18%
- Sardegna 13%
- Sicilia 12%
- Valle d'Aosta 10%

La situazione dei pazienti Covid in aree non critiche
Per quanto riguarda l'occupazione dei pazienti Covid nei reparti di area non critica – cioè malattie infettive, pneumologia e medicina generale – la percentuale media nazionale è al 38%. Anche in questo caso si registra un aumento negli ultimi giorni (lunedì 8 marzo era al 34%), anche se ancora sotto la soglia critica fissata, questa, al 40%. Sono 8 le Regioni in situazione d'allarme: la situazione più preoccupante è quella delle Marche che vede questi reparti occupati addirittura al 60% da pazienti Covid (compromettendo dunque in maniera significativa l'assistenza ordinaria), seguite da Emilia Romagna (51%), Piemonte (50%), Lombardia (49%), Umbria (47%), Abruzzo (45%), Molise (43%) e Friuli Venezia Giulia (43%). La Puglia è invece sulla soglia del 40%.