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Opinioni

L’assurda discussione sul corpo meraviglioso (e reale) di Margot Robbie

Una diva hollywoodiana che esce dall’acqua e gli insulti di alcuni utenti su Twitter: può sembrare un caso piccolo piccolo, ma è lo specchio del nostro sessismo. E di una guerra in cui il corpo femminile è strumento degli uomini per assoggettare le donne.
A cura di Maria Cafagna
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Mentre la maggior parte di noi era in fila per un tampone prima del cenone, alcune persone molto fortunate si godevano le meritate vacanze di Natale al sole dei tropici. É il caso dell’attrice australiana Margot Robbie e della cantante Dua Lipa. Robbie è una stella di Hollywood e oltre a essere una donna molto bella – tanto da essere una della testimonial del marchio Chanel – ha anche lavorato con registi del calibro di Quentin Tarantino e Martin Scorsese oltre ad aver ottenuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione nel film Io,Tonya. E mentre si godeva – beata lei – un bagno ai tropici è stata paparazzata in costume da bagno; stessa sorte è toccata a Dua Lipa, anche lei donna di grande successo e testimonial di Versace, che oltre a essersi immortalata da sola sul suo account di Instagram è stata beccata dai fotografi in vacanza – anche lei beata – mentre saliva sulle scale di uno yacht.

Chissà se a queste due dive è giunta voce che proprio in queste ore su Twitter Italia è in atto una discussione sui loro corpi a detta di sedicenti esperti del settore a dir poco deludenti.

In seguito alla pubblicazione degli scatti rubati di Robbie e Dua Lipa, alcuni utenti non si sono lasciati scappare l’occasione di farci sapere la loro sui fisici di queste due donne. La discussione è partita da un account seguito da quasi 40mila follower che comparava le foto che Dua Lipa si era fatta da sola e quella che le avevano scattato i paparazzi, dicendo che l’immagine offerta dai social è molto diversa da quella che racconta la realtà: ma dai. Per amor di verità occorre dire che le foto non mostravano una differenza così netta, semplicemente in una Dua Lipa si era messa in posa in un’altra no, tutto qui. Al tweet su Dua Lipa ha risposto un altro utente dicendosi deluso dal fisico di Margot Robbie a cui a sua volta ha risposto un altro utente lamentandosi del “flaccidume “ dell’attrice e invitandola ad andare dal chirurgo.

In poche ore queste esternazioni hanno fatto il giro del web e molte persone hanno sottolineato – spesso in maniera aggressiva e violenta – l’assurdità di queste frasi e come i corpi delle donne siano costantemente sotto osservazione. Dato che siamo a ridosso delle feste le premessa affinché si creasse un caso c’erano tutte. Specie per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare, i giorni appena trascorsi sono stati particolarmente difficili perché sui social e in televisione è un continuo parlare di cibo; se la programmazione consueta è già di per sé ricca di cooking show, programmi di ricette e trasmissioni su ristoranti e prodotti della tradizione enogastronomica, a questi si sono aggiunti gli speciali sui pranzi di Natale, cenoni di capodanno, panettoni, pandori e chi più ne ha più ne metta. Se da una parte era tutto un parlare di cibo grasso, fritto e unto, dall’altra veniva data grande enfasi al peso che avremmo messo su durante le feste: come fare un cenone light?  Quante calorie contiene il capitone? Le lenticchie portano soldi o anche cellulite? Come fare a perdere i chili accumulati? E così via.

Poco prima di Natale Edoardo Mocini, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione molto popolare su Instagram, aveva pubblicato un video diventato virale sui rischi collegati alla così detta Diet Culture durante le festività. Ma se da un lato sono sempre più gli account a dispensare consigli come quelli dati da Mocini, dall’altro la cultura della dieta è talmente pervasiva che molto spesso mettiamo in pratica atteggiamenti discriminatori e grassofobici senza nemmeno accorgercene.

Nel suo ultimo libro intitolato Campo di Battaglia, la scrittrice Carolina Capria racconta come il controllo sui corpi femminili sia un vero e proprio strumento di potere nelle mani degli uomini per condizionare e assoggettare le donne. Non che gli uomini non siano condizionati a loro volta da ideali di bellezza irrealistici – si pensi ad esempio al culto del corpo dei calciatori – ma in un lungo e argomentato ragionamento Capria ricostruisce come nel corso dei secoli alle donne siano stati imposti dei canoni estetici che altro non erano se non il riflesso del dominio che esercitavano su di loro gli uomini. Dettami, quegli estetici, che rispondono a precisi stereotipi di genere: all’uomo infatti viene richiesto di essere forte e quindi di lavorare sui muscoli e sulla stazza per occupare spazio ed esercitare potere, alla donna viene chiesto di essere sempre giovane e quindi fertile e magra per occupare letteralmente meno spazio e, insomma, di stare al suo posto. Secondo Carolina Capria, su corpi di donne e uomini si combatte una battaglia che dovrebbe vederci tutte e tutti dalla stessa parte perché “Il contesto sociale ci inganna convincendoci dalla più tenera età che la bellezza sia la nostra dote più preziosa e poi colpevolizzandoci se cerchiamo di tendere come possiamo all’ideale di bellezza che ci viene proposto come giusto. La battaglia vera – conclude – quella per cui dovremmo unirci e combattere, è quella contro l’idea che la bellezza sia un valore”.

E invece anche oggi ci dividiamo e ci arrabbiamo per la foto di un corpo: da una parte gli uomini che giudicano dei corpi conformi e bellissimi per esercitare una forma patetica di potere, dall’altra parte della barricata le donne che rispondono “ma te sei visto?” usano quegli stessi atteggiamenti discriminatori che dicono di voler combattere. E poi ci sono loro, le dirette interessate, Margot Robbie e Dua Lipa, che si stanno godendo il sole e forse una bella fetta di dolce lontano dal chiacchiericcio dei social network. A noi non resta che augurare loro buone ferie con un pizzico di sanissima invidia.

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Maria Cafagna è nata in Argentina ed è cresciuta in Puglia. È stata redattrice per il Grande Fratello, FuoriRoma di Concita De Gregorio, Che ci faccio qui di Domenico Iannacone ed è stata analista di TvTalk su Rai Tre. Collabora con diverse testate, ha una newsletter in cui si occupa di tematiche di genere, lavora come consulente politica e autrice televisiva. -- Maria Cafagna   Skype maria_cafagna
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