Lamezia, un tumore al cervello stoppa la corsa del piccolo Mattia Guerrieri: “Orgogliosi di lui”
Un tumore al cervello lo ha portato via dall'affetto dei suoi cari e degli amici. Non ce l'ha fatta il piccolo Mattia Guerrieri, 9 anni di Lamezia Terme, in Calabria, a vincere la sua battaglia più grande. Mattia era stato colpito dalla sindrome di down ma era un bambino speciale:come si evince dal racconto di chi lo conosceva era sempre sorridente, amava la vita, era espansivo. La famiglia lo amava, così come la "Lucky Friends", un'associazione sportiva che dal 2012 permette ai bambini con problematiche di vario genere di scoprire le proprie potenzialità sportive. Anche Mattia ha preso parte ad alcune gare, sempre con il sorriso sul volto che lo distingueva.
Dopo che è stato male, a seguito di convulsioni, il piccolo Mattia è stato immediatamente trasportato all'ospedale di Catanzaro, dove hanno scoperto la terribile presenza di un tumore. Da quel ricovero Mattia non si è più svegliato. La famiglia Guerrieri ha deciso, con grande generosità, di donare gli organi del figlio, anche se le condizioni del bimbo non hanno permesso l'espianto degli organi. Lacrime e tanto dolore nel quartiere di Savutano a Lamezia dove era cresciuto il piccolo.
La scomparsa di Mattia ha toccato nel profondo dell'animo tutta la comunità lametina. I giocatori della Vigor Lamezia, società calcistica dilettantistica, hanno deposto un fascio di fiore nel posto dove sedeva solitamente lo speciale tifoso. Il cordoglio è arrivato anche dal sindaco di Lamezia Paolo Mascaro che ha detto: "Alla famiglia, rivolgo non soltanto il mio affettuoso pensiero ma la mia orgogliosa ammirazione, avendo dimostrato come anche dalla morte possa germogliare speranza".
