La sedicenne Fabiana Luzzi è stata uccisa da 20 coltellate

Ha affondato per 20 volte il coltello nel corpo della sulla fidanzata, Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa a Corigliano Calabro. E’ quanto emerso dall’autopsia, nella quale peraltro risulta molto probabile l’ipotesi che la giovane fosse ancora viva quando è stata bruciata dal suo aguzzino. Si attendono ulteriori analisi per poterlo affermare con certezza. Il particolare emerge dal fatto che nessuna delle 20 coltellate inferte – alcune al torace, altre all'addome ed alla schiena della ragazza – fossero mortali. Che la giovane fosse ancora viva dopo essere stata massacrato a colpi di coltello, è un dettaglio che lo stesso aggressore ha confermato durante l'interrogatorio. I medici legali, comunque, si sono presi 40 giorni per il deposito della perizia definitiva.
Fabiana sembra dunque morta così come il suo stesso carnefice ha raccontato ai magistrati: fino alla fine ha provato a combattere contro il suo fidanzato D.M. I venti fendenti l'hanno lasciata inerme a terra, ma quando ha visto il suo aggressore tornare ha lottato. Dopo aver capito le sue intenzioni, la tanica di benzina tra le mani, lo ha insultato “bastardo”. Ha cercato di divincolarsi e scappare. Dopo essersi alzato e gli si è gettata contro, con l'obiettivo di gettare a terra la benzina. Ma il suo corpo, indebolito dalle coltellate, non ce l’ha fatta. E’ ricaduta in terra e lui ha acceso il rogo che l’ha uccisa.