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La rivelazione del pentito di Camorra: “Plastica facciale per il killer scoperto”

Nuovi retroscena sull’omicidio di Mariano Bacioterracino del 2009 alla Sanità. Dopo la decisione della Procura di Napoli di diffondere il video, il killer col cappellino si sarebbe trovato di fronte ad un bivio: farsi una plastica o rifiutare e forse finire in una trappola degli amici di un tempo.
A cura di Biagio Chiariello
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Era l’11 maggio 2009 quando il 53enne Mariano Bacioterracino fu ucciso a colpi di pistola davanti ad un bar del rione Sanità di Napoli. L’omicidio fu ripreso da una telecamera installata dall’altra parte della strada e la Procura decise di diffondere quelle immagini, chiedendo ai cittadini aiuto per ritrovare l'omicida. Nel novembre dello stesso anno fu identificata ed arrestata la presunta mano armata, il 30enne Costanzo Apice. Ora emergono nuovi inquietanti particolari su quel fatto di cronaca nera, chiaro esempio di delitto camorristico.

Secondo quanto avrebbe raccontato il boss pentito Antonio Zaccaro, nel corso del processo che si sta svolgendo in Assise appello, all'omicida fu consigliato di cambiarsi letteralmente i connotati grazie a un chirurgo estetico agli ordini della Camorra. Rifiutare l’offerta, avrebbe forse significato finire in una trappola degli amici di un tempo. Per realizzare la plastica facciale, Zaccaro avrebbe parlato di un “capannone”, scrive oggi Il Mattino,  "grazie all’appoggio degli afragolesi", all’epoca in buoni rapporti con alcuni clan di Secondigliano.

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