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La piccola Alessia morta schiacciata dalla trave dell’altalena: “I bimbi urlavano e piangevano”

“Alessia svegliati” avrebbero urlato più volte i bambini dopo aver visto la piccola Alessia Prendi a terra esanime, vicino ai tronchi di legno che sostenevano l’altalena, sradicati dal terreno.
A cura di Antonio Palma
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“Ho fatto di tutto per salvarla. Ho fatto davvero di tutto. Sono cose a cui non ci si abitua mai” è la straziante testimonianza di Amleto Magnante, l’infermiere che per primo ha soccorso la piccola Alessia Prendi, la bimba di 12 anni morta schiacciata dalla trave dell’altalena su cui stava giocando nel cortile dell’oratorio a San Pelino, frazione di Avezzano, in provincia de L'Aquila.

L’uomo si trovava in zona quando è stato attirato dalle urla e dai pianti degli altri bambini che stavano giocando nello stesso oratorio e si sono accorti che Alessia era a terra esanime vicino ai tronchi di legno che sostenevano l’altalena, sradicati dal terreno. In quel momento solo Alessia era vicino al all’altalena e probabilmente nessuno ha visto l’attimo della tragedia ma poco dopo tutti si sono accorti del dramma. "Alessia svegliati" avrebbero detto più volte.

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“Non si sono subito accorti della tragedia e hanno continuato a rincorrersi. Dopo qualche minuto si sono improvvisamente fermati come paralizzati. Li ho sentiti urlare e piangere e hanno capito che era successo qualcosa di grave. Alcune bimbe, le più grandi, si sono anche avvicinate per capire cosa fosse successo” ha rivelato il soccorritore al Messaggero.

L’infermiere ha provato a lungo a rianimare la bimba che respirava ancora e che è stata poi portata d’urgenza in ospedale da un’ambulanza del 118 accorsa sul posto. Dal pronto soccorso di Avezzano si era organizzato un trasferimento all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, ma ogni tentativo si salvarla si è rivelato vano. Per la dodicenne troppo gravi si sono rivelate le ferite causate dall’impatto del tronco che l’ha colpita in testa.

Sui motivi della tragedia sono in corso ora le indagini che, oltre a stabilire i fatti, dovranno accertare eventuali responsabilità su gestori della struttura e addetti al controllo dei bimbi. Il parco è di proprietà della parrocchia ma viene usato dal Comune di Avezzano e usato ogni giorno da tutti i ragazzini.

Per questo la tragedia ha sconvolto tutta la comunità che si è stretta attorno alla famiglia della piccola Alessia: Papà Petrit Eda, e la sorella di qualche anno più grande che erano da poco tornati dalle vacanze e son ora distrutti dal dolore. L’amministrazione comunale, esprimendo il cordoglio a nome della cittadinanza, ha comunicato che la manifestazione di piazza Risorgimento è stata interrotta in segno di rispetto.

Intanto oggi ci sarà un vertice in Procura ad Avezzano per fare il punto sulle indagini. L'area è stata sottoposta a sequestro e nei prossimi giorni sarà esaminata per tutti gli accertamenti del caso.

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