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La mamma muore di cancro in 7 giorni, i figli la ricordano con le arti marziali: “Lottiamo per lei”

La storia di Irene, 24enne di Pistoia, che insieme al papà e al fratello ha creato l’evento benefico Fight the Cancer, che si svolge tutti gli anni il 26 novembre in occasione della compleanno della mamma Anna, appassionata di arti marziali e morta a 47 anni per carcinoma maligno allo stomaco: “Abbiamo deciso di continuare la sua lotta, di dare ancora vita a tutto quello che era lei”.
A cura di Ida Artiaco
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Irene vive a Pistoia, ha 24 anni e da 6 convive con il lutto per la perdita della mamma. Anna Maria, questo il suo nome, ingegnere e insegnante e cintura nera di judo, aveva solo 47 anni quando un carcinoma maligno allo stomaco l'ha strappata alla sua famiglia nel giro di soli 7 giorni. Il prossimo 26 novembre avrebbe compiuto 53 anni e in occasione del suo compleanno Irene, insieme al papà e al fratello Nicholas, ha deciso di ricordarla attraverso ciò che lei amava di più: lo sport. Così, tre anni fa è nato Fight the Cancer, un evento benefico che ha l'obiettivo di illuminare un giorno che inevitabilmente si è tinto di nero per questa famiglia toscana e che nemmeno l'emergenza Coronavirus fermerà. Nei primi due anni sono riusciti a portare sul tappeto più di 300 atleti e appassionati per ricordare Anna e continuare la sua lotta.

"Fight the Cancer è un modo per continuare idealmente la sua battaglia, dato che lei non ne ha avuto la possibilità – racconta a Fanpage.it Irene -. È venuta a mancare a maggio di circa sei anni fa, io avevo 18 anni. È stata una cosa fulminante. Per tre anni non ha avuto neanche un sintomo e quando abbiamo scoperto che aveva un carcinoma maligno allo stomaco era troppo tardi. I medici ci avevano avvertito che non c'era nulla da fare. Nel giro di una settimana non era più con noi, non ha potuto neanche cominciare la chemio o prendere in considerazione qualsiasi tipo di alternativa. È stato devastante. Mi ricordo che i suoi primi compleanni li passavo in camera, mi ostinavo a comprare torta e candeline che poi soffiavo da sola perché ovviamente non potevo costringere la mia famiglia ad affrontare quel giorno nel mio modo. Poi ci siamo ritrovati io, mio fratello e mio padre e ci siamo detti che avremmo dovuto fare qualcosa".

La loro è una famiglia di lottatori. "Facciamo arti marziali da quando eravamo bambini – continua Irene -. Mio fratello è nella squadra olimpica di judo 2021 e anche io pratico a Bjj livello agonistico. Così abbiamo deciso di continuare la sua lotta, di dare ancora vita a tutto quello che era lei, che era insegnante di judo per bambini. Ci è sembrata la cosa migliore". Quest'anno Fight the Cancer si terrà in una modalità completamente diversa, online, in diretta su Youtube il 29 novembre dalle 16, per poter garantire il distanziamento sociale previsto dalle regole anti-Covid. L'intero ricavato sarà devoluto alla LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. "Il nostro messaggio è che tramite lo sport si può affrontare di tutto – conclude Irene -. Quest'anno vogliamo concentrarci su come lo sport ci alleni alla vita e ci insegni ad affrontaregliostacoli. In futuro vorrei aprire anche un'associazione per sensibilizzare tutti quelli che affrontano un lutto o malattia che mediante lo sport si può andare avanti in qualsiasi modo, a prescindere da ciò che si vive".

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