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La mamma lo lascia solo con lo zio carabiniere: 56enne violenta nipotino. Condannato a 7 anni

Un carabiniere di 56 anni è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione per abusi sessuali. Il militare, in servizio al comando provinciale di Siracusa, tra il 2009 ed il 2010 avrebbe abusato del nipote di 9 anni. L’uomo dovrà pagare anche una provvisionale di 20 mila euro alla vittima, oggi maggiorenne, e alla madre.
A cura di Biagio Chiariello
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7 anni e sei mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta ieri dal Tribunale di Siracusa ad un appuntato dei carabinieri di 56 anni accusato di abusi sessuali nei confronti del nipote che, all’epoca dei fatti, aveva nove anni. Le violenze risalirebbero al periodo tra il 2009 e il 2010: il figlio della sorella dell’ex moglie del militare spesso veniva a lasciato a casa degli zii e quegli abusi vennero fuori nel 2013, con il racconto del piccolo alla madre che si rivolse alla magistratura, facendo scattare un’indagine penale culminata prima nell’udienza preliminare e poi nel rinvio a giudizio dell’uomo. Nel 2014 è così iniziato il processo di primo grado celebrato al Tribunale collegiale presieduto da Salvatore Cavallaro e conclusosi con la sentenza di venerdì sera.

Anche una provvisionale di 20mila euro alla vittima

Il militare era in servizio al comando provinciale del comune siciliano. Il tribunale l’ha anche interdetto dai pubblici uffici e l’ha condannato a pagare una provvisionale di 20 mila euro alla vittima, oggi maggiorenne, e alla madre, che si sono costituiti in giudizio con gli avvocati Ezechia Paolo Reale ed Emiliano Bordone.

Preannunciato ricorso in Appello

Da parte sua l’imputato si è sempre professato innocente. La difesa dell’imputato, gli avvocati Puccio Forestiere e Fabiola Fuccio, hanno già preannunciato ricorso in appello. “Una sentenza sconcertante, casualmente i fatti vengono denunciati nel 2013 quando i due coniugi si stavano separando – ha affermato l’avvocato Fuccio –. Aspettiamo i 90 giorni per il deposito delle motivazioni e impugneremo il provvedimento in Appello”.

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