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News su Andrea Papi, ucciso da un orso in Trentino

La mamma di Andrea Papi contro l’abbattimento dell’orsa Jj4: “Ma qualcosa deve cambiare”

La mamma di Andrea Papi ribadisce che uccidere l’orsa non le ridarà indietro suo figlio. Ma per Fugatti il pronunciamento del Tar, che ha annullato il decreto per l’abbattimento di Jj4, è “sorprendente”.
A cura di Susanna Picone
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Andrea Papi e il luogo in cui è stato aggredito dall'orsa
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Continua a ripetere che uccidere l’orsa Jj4 non le ridarà suo figlio Franca Ghirardini, la madre di Andrea Papi, il giovane di 26 anni morto mentre si stava allenando in Val di Sole in seguito all’aggressione di un’orsa.

"L'abbattimento di Jj4 non mi dà indietro mio figlio", ha ribadito oggi la donna durante la trasmissione "Zona Bianca" su Rete4. Ma dice anche che "qualcosa deve cambiare, per tutti, la convivenza è difficile" per chi, come loro, nel bosco ci vive.

Andrea Papi, che quel giorno era uscito proprio per fare una corsa, secondo quanto ha detto sua madre percorreva esclusivamente strade forestali o sentieri tracciati, non si avventurava nel bosco. "Quel giorno ho provato più volte a chiamarlo ma non ha risposto, allora ho chiesto a mia figlia e la fidanzata, ho detto loro di provare ma non abbiamo avuto risposta", ha detto la mamma davanti alle telecamere, aggiungendo di non aver pensato subito all'eventuale aggressione di un orso.

Anche il padre del giovane, Carlo Papi, è intervenuto dicendo di volere solo giustizia per Andrea perché "non si può morire per una corsa in montagna".

Riguardo l’abbattimento dell’orsa Jj4, per il momento la vittoria va a quanti si sono schierati contro la Provincia autonoma di Trento: lo ha deciso il Tar del capoluogo sospendendo fino all'11 maggio l'ordinanza per la soppressione dell’animale.

Una vittoria che però potrebbe rivelarsi effimera dato che la Provincia Autonoma di Trento ha deciso di chiedere la revoca del decreto, con il presidente Maurizio Fugatti che ha spiegato che fornirà la documentazione richiesta.

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"Il Trentino sta soffrendo per quanto è avvenuto" e il pronunciamento del Tar è "sorprendente", ha detto il governatore trentino. Fugatti ha sottolineato che è suo compito "garantire la sicurezza e incolumità" dei trentini. Per questo motivo "non ci fermiamo qui, già domani depositeremo i documenti che secondo il Tar mancherebbero", ha aggiunto.

Per quanto riguarda il progetto Life Ursus per il ripopolamento degli orsi in Trentino, Fugatti ha detto che "secondo gli esperti avremmo avuto al massimo 50 esemplari (mentre ora sono oltre 100, ndr) e che si sarebbero dispersi su altri territori. Così non è stato. Ora ci dicano velocemente dove spostare gli orsi".

Il presidente ha anche reso noto che la Provincia autonoma di Trento procederà nell'abbattimento dei tre orsi ritenuti pericolosi, "se le diverse articolazioni dello Stato lo renderanno possibile".

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