La laurea a pieni voti e un master, poi la depressione: suicida a 31 anni, trovata dai genitori

Si è impiccata nella sua casa di Sannicola, in provincia di Lecce. A destare inquietudine e amarezza non è solo il suicidio in sé e l’età della vittima, una donna di 31 anni, ma anche la determinata volontà di farla finita dimostrata. La giovane infatti avrebbe tentato di togliersi la vita già un paio di settimane fa, ingerendo una forte dose di sonniferi. I genitori erano riusciti in extremis a salvarle la vita. Ieri mattina invece non hanno potuto far nulla: sono stati proprio loro a fare la sconcertante scoperta. La salma è stata trasportata all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per l’autopsia.
Era nata in Svizzera dove i genitori erano andati per motivi di lavoro prima di tornare a Lecce. Figlia unica, la 31enne era considerata una studentessa modello ed era a un passo dalla specialistica. Si era laureata a Bologna con il massimo dei voti e le mancavano due esami per la magistrale in biotecnologia, dopo aver fatto dei master fuori Italia. Ma si portava dentro un male oscuro. Solo pochi giorni fa, aveva tentato il suicidio, ma era stata scoperta e soccorsa. Dopo un ricovero in terapia intensiva e poi nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Galatina, la giovane era stata dimessa. Una volta tornata a casa, è ricaduta nella spirale della depressione.
Dopo il terribile fatto i familiari si sono chiusi nel più assoluto riserbo. Al citofono della porta di casa hanno affisso un invito-appello: “Non suonate”. Nella comunità resta lo sconforto di un gesto tanto grave e il messaggio su Facebook del consigliere Valerio Nocera, che scrive: “Una società che non include non avrà futuro. Abbiamo perso tutti”.