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La Commissione UE valuta di dismettere le monete da 1 e 2 centesimi di euro

La Commissione Europea ha dato inizio a una consultazione pubblica che, alla fine di un iter che durerà diversi mesi, potrebbe sfociare nell’eliminazione delle monete da 1 e 2 centesimi di euro.
A cura di Davide Falcioni
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La Commissione Europea ha dato inizio a una consultazione pubblica che, alla fine di un iter che durerà diversi mesi, potrebbe sfociare nell’eliminazione delle monete da 1 e 2 centesimi di euro. Bruxelles ha annunciato di aver avviato la consultazione pubblica periodica assieme a una valutazione sull’impatto dell’uso di queste due monete a partire da oggi e che proseguirà per 15 settimane. Secondo quanto riporta una nota ufficiale, la consultazione coinvolgerà altre istituzioni, autorità nazionali rilevanti, consumatori e società civile. “Sulla base dei risultati della consultazione – si legge – a fine 2021 la Commissione deciderà se sia giustificata l’introduzione di norme uniche sugli arrotondamenti nei pagamenti in contanti e, eventualmente, l’interruzione (discontinuation) delle monete da 1 e 2 centesimi”. La Commissione valuterà attentamente l'impatto economico, ambientale e sociale dell'introduzione dell'arrotondamento dei prezzi", scrive Bruxelles.

La richiesta di interrompere la produzione di monetine da 1 e 2 centesimi è stata avanzata anni fa anche da Altroconsumo, sospetenendo che l'arrotondamento dei prezzi dovrebbe per eccesso o per difetto ai 5 centesimi più vicini: dunque 0,1 e 0,2 dovrebbero essere arrotondati a zero, 0,3 e 0,4 a 5 centesimi; 0,6 e 0,7 sempre a 5 centesimi e invece 0,8 e 0,9 a 10 centesimi. In questo modo gli effetti si compenserebbero e non ci sarebbe un aumento dell'inflazione. I centesimi in circolazione conserverebbero il loro valore legale e dunque potranno essere usati per pagare ovviamente le cifre arrotondate per eccesso e per difetto ai 5 centesimi.

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