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Jessica Stappazzollo, l’autopsia: “Uccisa con 27 coltellate, fatali quelle al cuore”. E l’ex confessa l’omicidio

Secondo i primi risultati dell’autopsia, la 33enne Jessica Stappazzollo sarebbe stata colpita dal compagno Dougal Reis Pedroso con 27 coltellate, di cui due fatali, nella sua casa a Castelnuovo del Garda: “Morte per shock emorragico”.
A cura di Ida Artiaco
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Jessica Stappazzollo
Jessica Stappazzollo

È stata colpita con 27 coltellate, due delle quali sono risultate fateli. Sono questi i primissimi risultati dell'autopsia sul corpo di Jessica Stappazzollo, la 33enne uccisa in casa a Castelnuovo del Garda (Verona) dall'ex compagno Dougal Reis Pedroso, che attualmente si trova in carcere.

L'esame autoptico, disposto dal pubblico ministero Federica Ormanni che coordina l'indagine ed eseguita all'Istituto di Medicina legale del Policlinico di Borgo Roma, ha stabilito che la donna è stata raggiunta al torace da quattro fendenti, dei quali due hanno colpito il cuore, causando la morte per shock emorragico. L'ora precisa del decesso invece non è ancora certa, probabilmente nella notte tra domenica e lunedì, poi circa 24 ore più tardi è stato scoperto il femminicidio dopo che proprio il killer ha allertato le forze dell'ordine.

La 33enne era già stata vittima di ripetuti maltrattamenti e violenze domestiche da parte dell'uomo, al quale era stata imposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, che però il 41enne brasiliano si era tolto prima di incontrare nuovamente l'ex compagna il giorno del delitto. Elemento, questo, centrale nella ricostruzione dei fatti e nella valutazione delle condotte precedenti all'aggressione.

Oggi si è tenuta anche l'udienza di convalida del fermo di Pedroso, che aveva anche manifestato propositi suicidi. Nella notte tra domenica e lunedì scorsi l'uomo è stato frmato a Valeggio sul Mincio, in evidente stato di alterazione, ed è stato condotto nel carcere veronese di Montorio. Il coltello utilizzato per l'aggressione è stato recuperato nella sua auto.

"Lo stato d'animo del mio assistito è turbato", è stata l'unica dichiarazione che l'avvocato Roberto Canevaro ha rilasciato ai giornalisti all'uscita del carcere veronese di Montorio al termine dell'udienza. La Gip del Tribunale di Verona, Paola Vacca, al termine dell'interrogatorio ha confermato la misura della custodia cautelare. Il 33enne ha anche ammesso di avere ucciso l'ex compagna, fornendo però un racconto con molte lacune, spiegando di non ricordare perché aveva assunto sostanze stupefacenti.

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