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Istat: “La fiducia delle imprese migliora e torna ai livelli prima della crisi”

Secondo i dati diffusi dall’Istat, a ottobre 2017 la fiducia tra le imprese torna a i livelli prima della crisi. Migliora anche l’indice del clima di fiducia dei consumatori. In negativo il settore delle costruzioni mentre per gli interpellati cala la possibilità di risparmiare.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Cresce il clima di fiducia dei consumatori e quello delle imprese. In specifico, a ottobre 2017 la fiducia tra le imprese torna a i livelli prima della crisi. A specificarlo è l’stat secondo cui l’indice composito del clima di fiducia delle imprese nel mese di ottobre cresce di un punto percentuale, da 108,1 a 109,1, raggiungendo il livello di giugno 2007.

Migliora anche l'indice del clima di fiducia dei consumatori che aumenta per il quinto mese consecutivo passando da 115,6 a 116,1 punti.

L’Istat, per il mese di ottobre, segnala anche un aumento del clima di fiducia in tutti i settori. In specifico il clima di fiducia aumenta nel settore manifatturiero (da 110,5 a 111,0), in quello dei servizi (da 107,1 a 107,6) e nel commercio al dettaglio (da 109,1 a 113,2). Unico neo dove non si registra un miglioramento è il settore  delle costruzioni dove l'indice di fiducia, pur rimanendo sui livelli registrati alla fine del 2007, passa da 132,1 a 130,3.

Per quanto riguarda la fiducia nei vari settori, "nel comparto manifatturiero l'aumento dell'indice è da imputare sia a un lieve aumento delle attese sulla produzione sia a un recupero dei giudizi sul livello degli ordini. Il saldo degli ordini torna infatti positivo per la prima volta dal 2007".

Anche le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo e nel settore delle costruzioni "il calo dell'indice è causato da una diminuzione delle aspettative sull’occupazione presso l'impresa in presenza di un lieve peggioramento dei giudizi sugli ordini".

Per quanto riguarda i servizi, il miglioramento della fiducia è trainato da un deciso aumento delle aspettative sugli ordini in presenza di un deterioramento sia dei giudizi sugli ordini sia di quelli sull’andamento degli affari.

Infine si segnala un miglioramento dei giudizi e delle aspettative sulla situazione personale e il saldo relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli è in aumento tornando ai livelli di gennaio 2017. Diminuisce però il numero degli interpellati che ritiene possibile risparmiare in futuro.

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