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Intercettata la sorellastra di Denise Pipitone: “Non dico dove l’ho messa”

L’intercettazione risale all’11 settembre 2004 e si sente la voce di Jessica Pulizzi che parla all’ex fidanzato (entrambi sono imputati nel processo) e a sua madre. Nel corso dell’udienza di oggi a Marsala la difesa della mamma di Denise: “L’ispettore Todaro mente”.
A cura di Susanna Picone
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L’intercettazione risale all’11 settembre 2004 e si sente la voce di Jessica Pulizzi che parla all’ex fidanzato (entrambi sono imputati nel processo) e a sua madre. Nel corso dell’udienza di oggi a Marsala la difesa della mamma di Denise: "L'ispettore Todaro mente".

Il perito fonico trascrittore Fulvio Schimmenti, teste della ventisettima udienza del processo che si celebra a Marsala riguardo il caso della piccola Denise Pipitone, è stato incaricato dalla Procura di trascrivere alcune conversazioni ambientali che coinvolgono Jessica Pulizzi, la sorellastra della bambina scomparsa da Mazara del Vallo e al centro anche di altre intercettazioni venute fuori recentemente. Questa trascritta oggi è una conversazione avvenuta al commissariato di polizia di Mazara l’11 settembre del 2004, pochi giorni dopo la scomparsa della bambina: si sente Jessica che parla prima con l'ex fidanzato Gaspare Ghaleb (entrambi sono imputati nel processo per il sequestro di Denise Pipitone) e poi con la madre Anna Corona che, invece, è indagata in un’inchiesta parallela. Al primo la sorellastra Jessica dice: “Nun ci lu ricu dunni la misi” (“Non glielo dico dove l’ho messa”), alla madre sussurra “Ma ‘a picciridda asciddrico” (“Ma la bambina è scivolata”).

Frasi che mancano nella trascrizione di un altro perito – Queste frasi trascritte dal perito non erano presenti, invece, nella trascrizione effettuata da Roberto Genovese, un consulente del Tribunale, che al posto dei passaggi citati aveva riportato la dicitura “incomprensibile”. E l’avvocato Giacomo Frazzitta che difende la madre di Denise, Piera Maggio, ha fatto notare come nella trascrizione di Genovese mancassero tutti i passaggi chiave della vicenda. Il perito Schimmenti ha detto anche che da questa intercettazione si evince che Jessica Pulizzi si era accorta, a un certo punto, del microfono e, infine, ha fatto riferimento a una circostanza anomala constatata nel riascoltare le tracce dell’intercettazione: “Nel riascoltarle a distanza di tempo non sono riuscito più a sentire quello che avevo sentito prima. Quelle tracce era come se non fossero state salvate con il filtraggio, come se fossero gli originali”.

Jessica Pulizzi renderà dichiarazioni in aula a gennaio – L’avvocato di Piera Maggio ha anche chiesto, davanti al Tribunale di Marsala, di procedere per falsa testimonianza contro l’ispettore Vincenzo Todaro che, dal suo punto di vista, sarebbe caduto in varie incongruenze nel corso della deposizione resa oggi. L’investigatore si è, nello specifico, contraddetto riguardo l’intercettazione ambientale effettuata il 24 novembre 2004 sullo scooter di Jessica Pulizzi. In quella conversazione si sentono delle voci che fanno riferimento a Denise e Todaro si è più volte smentito nel ricostruire quella circostanza. A conclusione dell’udienza odierna, infine, uno dei legali di Jessica Pulizzi ha detto che l’assistita renderà dichiarazioni al processo a gennaio. Le prossime udienze sono state fissate per l'11 e il 22 gennaio 2013.

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