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Inseguimento per un carico di sigarette: un contrabbandiere aveva reddito di cittadinanza

Folle corsa in mare per bloccare un carico di sigarette di contrabbando a Mazara, dove sono poi stati arrestati tre uomini di 51, 40 e 27 anni. Il più anziano dei contrabbandieri percepiva il reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza è riuscita a fermare anche la nave madre: a bordo sono stati trovati 65mila euro in contanti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nella serata di venerdì, nel Canale di Sicilia, tre palermitani su un motoscafo avevano appena scaricato 2,2 tonnellate di sigarette di contrabbando da un peschereccio. Quando li hanno raggiunti i militari della Guardia di Finanza a bordo di alcune motovedette, è nato un inseguimento. La corsa è finita con l'arresto dei tre, nella zona di Mazara del Vallo. Bloccata anche la nave madre, che proveniva dal Nord Africa.

In manette sono finiti tre uomini di 51, 40 e 27 anni. Il più anziano dei tre, dopo una serie di controlli a suo carico, è risultato anche destinatario del reddito di cittadinanza. I tre avevano acquistato sigarette di contrabbando che sul mercato siciliano avrebbero fruttato circa 300 mila euro. Sulla nave madre, invece, sono stati ritrovati e sequestrati circa 65mila euro in contanti. 

Gli arresti sono il risultato di un'indagine del Gico del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo. L'individuazione delle due imbarcazioni è stata possibile soprattutto grazie all'occhio elettronico fornito da un aereo della Guardia di finanza che sorvolava il Canale di Sicilia. Secondo la Guardia di Finanza, il contrabbando di sigarette produce un danno erariale rilevante: si stima che ogni anno le perdite per le casse dello Stato italiano tra Iva e accise si aggirino tra i 700 e gli 800 milioni di euro e siano addirittura circa 10 miliardi per l'Unione europea.

Le sigarette sequestrate, inoltre, sono prodotte legalmente in alcuni paesi dell'Europa dell'Est e del Medio Oriente, ma non sono ammesse per la vendita all'interno dell'UE in quanto non rispettano gli standard di sicurezza minimi richiesti dalla normativa comunitaria. Questo rappresenta un ulteriore rischio per la salute dei consumatori. Le sigarette del tipo sequestrato continuano ad essere molto diffuse, soprattutto perché in tempo di crisi il loro costo è nettamente inferiore a quelle legalmente acquistabili.

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