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Inquinamento, smog oltre i limiti in 58 città italiane: l’elenco

Secondo uno studio recente, il 73% degli italiani vive nelle 58 città dove la concentrazione di polveri sottili ha superato i limiti dell’Oms nei primi mesi del 2023. I picchi maggiori sono stati registrati al Nord, al Sud tra le più in pericolo troviamo Napoli e Caserta. Negli ultimi cinque anni in Italia le morti per inquinamento sono aumentate del +5,4%.
A cura di Eleonora Panseri
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Il 73% degli italiani vive nelle 58 città dove la concentrazione di polveri sottili supera i limiti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). A dirlo è Il Sole 24 Ore, che ha fornito dati interessanti sull'inquinamento nelle città elaborati dall'emittente pubblica tedesca Deutsche Welle, in uno studio realizzato in collaborazione con lo European Data Journalism Network, di cui fa parte anche il quotidiano italiano.

Secondo la ricerca, infatti, sarebbero 58 i centri urbani dove la concentrazione media di Pm 2,5, rilevata nei primi mesi del 2023, da gennaio ad agosto, ha superato il valore di riferimento, che è pari a 10 microgrammi per metro cubo. Ecco quali sono le province interessate dal fenomeno.

Le città più inquinate da Nord a Sud

Secondo lo studio, nel periodo preso in considerazione la provincia che è più colpita dallo smog risulta essere stata Cremona, seguita da Monza e Brianza, Milano, Mantova e Padova. Si conferma quindi il record negativo dei territori della Pianura Padana, che continuano a essere tra i più inquinati anche su scala europea. Analizzando il trend storico del particolato dal 2018 al 2022, è possibile osservare che tra i 27 stati membri dell’Unione, i territori del Nord Italia spiccano negativamente rispetto a tutti gli altri.

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I picchi maggiori si registrano a Biella, che segna una concentrazione media annua di Pm 2,5 che è passata dai 9,9 µg/m3 del 2018 agli 11,6 dello scorso anno, con un +17,2%, Lecco (+14,8), Vicenza (+14,3%), Como (+14,2), Varese (+14%), Lucca (+12,9) e Pistoia (+12,7%). La concentrazione media è salita anche nelle province venete di Treviso, Verona e Padova, mentre invece sembra essere calata rispetto al passato a Milano, Brescia, Pavia, Cremona, Mantova e Lodi. Al 35esimo posto della classifica c’è Torino, mentre Venezia è al 12esimo.

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Per quanto riguarda invece le province più inquinate del Centro-Sud, invece, le più in pericolo risultano essere Napoli, Caserta, Benevento, Taranto, Avellino, Lecce e Brindisi. La capitale, Roma, si trova al 41esimo posto della classifica con un aumento del 3,3% tra il 2018 e il 2022. A chiudere la classifica è invece la città di Arezzo.

Le morti da inquinamento

Nel 2021 l’Oms ha abbassato il tetto di rischio, alla luce delle ricerche scientifiche che mostrano effetti negativi sulla salute anche livelli più bassi. La normativa italiana, invece, disposta con il Dlgs 155/2010, consente concentrazioni fino a 25 microgrammi l’anno.

Come ricordano i dati, tra 2016 e 2020 almeno 246.133 persone sono morte prematuramente in Italia a causa dell’inquinamento a livelli superiori rispetto a quelli indicati nelle linee guida. Negli ultimi cinque anni in Italia è stato registrato un trend in crescita, con un +5,4%. In alcune province tra le più inquinate della Pianura padana, come Cremona, Milano e Padova, le morti premature da inquinamento sono state addirittura più di sette ogni mille abitanti.

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