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Indossò la maglia Auschwitzland per deridere l’olocausto: condannata a 9mila euro di multa

Selene Ticchi, l’attivista di Forza Nuova che a ottobre indossò la maglietta Auschwitzland a Predappio per celebrare la Marcia su Roma, è stata condannata dal Tribunale di Forlì a quattro mesi, pena tramutata in una multa di 9mila euro.
A cura di Davide Falcioni
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Ricordate Selene Ticchi, la donna che nell'ottobre scorso partecipò alla commemorazione della Marcia su Roma di Predappio indossando una t-shirt con la scritta "Auschwitzland"? Ebbene, è stata condannata dal Tribunale di Forlì a quattro mesi di reclusione, pena convertita nel pagamento di una multa di 9.050 euro. A renderlo noto l'Anpi attraverso il proprio sito, Patria Indipendente.

Ticchi, militante del partito di estrema destra Forza Nuova, era stata denunciata dall'Anpi e da altre organizzazioni antifasciste dal momento che quella maglietta, il cui logo scimmiottava quello di Disneyland, offendeva il ricordo delle milioni di vittime dei campi di sterminio nazifascisti, deridendo esplicitamente la tragedia dell'Olocausto. La donna era imputata “per aver in pubbliche riunioni compiuto manifestazioni esteriori, ostentato emblemi, simboli propri o usuali delle organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi di cui all’art. 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654 (ndr: la legge Mancino); in particolare perché – nel corso della manifestazione tenutasi a Predappio il 28 ottobre 2018 in commemorazione del 96° anniversario della marcia su Roma – indossava una maglietta con la scritta “Auschwitzland” recante la riproduzione del logo della Disney modificato con l’immagine del campo di concentramento di Auschwitz, manifestazione esteriore di intolleranza razziale in quanto raffigurante il campo di sterminio di Auschwitz, simbolo universale del genocidio degli ebrei, ostentato nel corso di interviste e fotografie scattate da giornalisti di testate locali, nazionali e da una troupe televisiva spagnola”.

Anpi: "In Italia il clima di odio e razzismo sta dilagando"

La sentenza di condanna è stata accolta con soddisfazione dall'Anpi. Il presidente Miro Gori ha ricordato come, di fronte ad atti di intolleranza, non si possa mai parlare di minuzie e che come quello che ha visto protagonista Selene Ticchi sia solo uno degli episodi recenti che rivelano "un clima di odio, intolleranza, razzismo che sta dilagando".

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