Indagato per maltrattamenti alla moglie, il sindaco di Cervia: “Mi dimetto ma ribadisco la mia estraneità”

Il sindaco di Cervia Mattia Missiroli, indagato nei giorni scorsi con l'accusa di maltrattamenti ai danni della moglie da cui si sta separando, ha deciso di dimettersi.
Lo ha annunciato il primo cittadino in una lunga nota diffusa dal Comune: "Con profondo dolore e ribadendo ancora una volta la mia totale estraneità a qualsiasi episodio di maltrattamenti o violenza, rassegnerò le mie dimissioni".
Missiroli ha parlato di una "situazione complessa" che "in questo momento non garantisce la serenità che l'istituzione comunale merita". "Ritengo quindi responsabile destinare ogni energia alla tutela della mia onorabilità e, soprattutto, ai miei figli, che hanno bisogno di un padre pienamente presente in una fase così delicata della loro vita", ha aggiunto.
Nei giorni scorsi la Procura di Ravenna, che indaga sui presunti abusi, aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, respinta dal giudice per le indagini preliminari.
Stando a quanto è stato ricostruito, le indagini sarebbero partite il 5 dicembre quando la moglie di Missiroli si è presentata in pronto soccorso a Ravenna per lesioni a un braccio raccontando di essere caduta a terra dopo una forte spinta. In quell'occasione la donna non avrebbe sporto denuncia ma sarebbero stati i medici ad attivare il protocollo del ‘codice rosso'.
"Colpisce, in particolare, la rapidità con cui si è arrivati a giudizi pubblici e definitivi, in tempi che non coincidono con quelli della giustizia e dell'accertamento dei fatti", ha scritto Missiroli nella nota ribadendo la sua condanna contro ogni forma di violenza e, in particolare, quella contro le donne.
Il primo cittadino aggiunge di aver confidato di poter chiarire immediatamente ogni dubbio con l'accesso agli atti, "cosa che in questa fase delle indagini non mi è ancora tecnicamente possibile. Ad oggi non ho ricevuto comunicazioni formali, non sono stato convocato e non ho potuto visionare alcun atto", si legge ancora.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, la moglie del sindaco nei giorni scorsi avrebbe allegato una foto di un labbro rotto da un presunto schiaffo e un paio di video, delineando una situazione domestica – a suo dire – caratterizzata da insulti e anche da alcuni episodi di violenza mai rivelati prima, il più datato risalente al 2012.
Missiroli ha detto di aver "appreso dalla stampa contenuti che mi vengono attribuiti, ho visto soffrire le persone a me più care e ho letto valutazioni sommarie sulla mia persona, sulla mia vita e sul mio ruolo. Valutazioni probabilmente figlie della frenesia dei tempi mediatici, ma lontane da una visione garantista e, per questo, profondamente ingiuste".
"Un percorso che, una volta avviato, ha mostrato tutta la sua durezza e irreversibilità, arrivando a smontare una persona pezzo dopo pezzo, a ferire legami e a lasciare spazio a una narrazione distante dalla verità dei fatti", ha aggiunto.
Missiroli conclude: "Ho dato tutto per questa città, spesso mettendo il resto in secondo piano, nella convinzione che l'interesse generale dovesse venire prima di tutto. L'ho fatto con autenticità, coerenza, determinazione e nel rispetto dei valori in cui credo. Proprio per questo, oggi sento il dovere di compiere un passo indietro".