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Incidente funivia, indagine contro ignoti. Il testimone: “Ho visto la cabina contro il muro della stazione”

La Procura di Verbania ha aperto un fascicolo a carico di ignoti dopo l’incidente di ieri alla funivia  del Monte Moro a Macugnaga: si procede per lesioni e attentato alla sicurezza dei trasporti.
A cura di Susanna Picone
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Dopo l’incidente di ieri alla funivia del Monte Moro a Macugnaga – che per fortuna non ha provocato feriti gravi – la Procura di Verbania ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. I reati ipotizzati sono quelli di lesioni e attentato alla sicurezza dei trasporti, le indagini sono state affidate ai finanzieri del Soccorso alpino di Domodossola che dovranno ricostruire la dinamica dell'accaduto.

Intanto l’impianto è stato sottoposto a sequestro, sono stati acquisiti documenti e sono stati ascoltati i testimoni dell’incidente. Tra loro c’è il 70enne Massimo Cornaggia, che a Repubblica ha spiegato di aver visto la cabina finire contro il muro della stazione. Pochi minuti dopo sarebbe salito sulla funivia per scendere in paese: “Mi sarei fatto parecchio male – dice – visto che in discesa si va più veloce”.

Ha raccontato gli attimi dell’incidente: “Ho sentito il trambusto e ho visto la cabina contro il muro della stazione: per fortuna all’esterno c’erano i blocchi di stabilizzazione, hanno protetto le persone all’interno. Ho visto un mio amico ferito, due signore doloranti a gambe e braccia, una bimba spaventatissima che urlava”, racconta consapevole che “siamo stati più fortunati che al Mottarone”.

Sullo stato della funivia, che il 70enne frequenta da tempo, ha detto che si tratta di impianti di 60 anni che sono stati ammodernati e collaudati nel 2023 con un investimento pubblico di 3 milioni: “I gestori sono il massimo della professionalità e hanno sempre fatto la manutenzione, sanno che è la fonte di sostentamento del paese. Peccato che ora sia finita sotto sequestro, sarà un’altra brutta botta dopo la chiusura delle seggiovie”.

L’incidente alla funivia del Monte Moro a Macugnaga è avvenuto ieri mattina intorno alle 11,25, quando per ragioni ancora da verificare la cabina con a bordo quindici persone non si è fermata, proseguendo la propria corsa e colpendo le barriere nella stazione. Alcuni dei viaggiatori sono rimasti feriti nello schianto, un centinaio di persone, tra cui anche bambini, sono rimaste bloccate un paio di ore a 2800 metri.

Filippo Besozzi, amministratore della Macugnaga Trasporti e Servizi, la società che si occupa della gestione dell'impianto di risalita, ha detto che all’origine dell’incidente potrebbe esserci stato un guasto all'elettronica. “L'impianto era in servizio ordinario e non aveva manifestato nessun problema e non si era verificato nessun arresto. Si erano già fatte diverse corse: è veramente inspiegabile”, ha detto. Per capire meglio quanto accaduto sarà necessario analizzare le scatole nere. Oltre alla cabina che risaliva, nell'incidente è stata coinvolta anche la cabina che percorreva il tratto nel senso opposto: a bordo c'era solo il manovratore, che è rimasto a sua volta ferito.

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