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In Turchia è nato SergioMattarella, il bimbo col nome del Presidente per dire grazie all’Italia

Il papà e la mamma del bimbo, operata con cesareo d’urgenza nell’ospedale da campo costruito dagli italiani dopo il terremoto in Turchia, hanno deciso così di omaggiare il nostro Paese chiamando il piccolo come il nostro Capo dello Stato.
A cura di Antonio Palma
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In Turchia è nato SergioMattarella, un bimbo a cui i genitori turchi hanno voluto dare il nome del nostro Presidente della Repubblica come grazie all'Italia per gli aiuti forniti per il terremoto che ha devastato il Paese, come l'ospedale da campo dove la madre del piccolo ha partorito. A raccontare la storia è un medico palermitano che da tempo vive e lavora a Torino, Salvatore Piazza, spiegando che la nascita del piccolo è avvenuta presso l’ospedale da campo della Maxiemergenza della Regione Piemonte installato dalla protezione civile nella zona di Antiochia, una delle più devastate dal sisma.

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"Ho avuto il piacere di conoscere il bambino fatto nascere dai colleghi ginecologi che erano presenti insieme a me e ad altri medici ed infermieri presso l’ospedale da campo della Maxiemergenza della Regione Piemonte" ha spiegato il medico che lavora in ospedale a Torino ma fa parte anche di una unità d’emergenza che si muove in casi urgenti per organizzare ospedali da campo e prestare soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali come accaduto in Turchia.

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Il papà e la mamma del bimbo, operata con cesareo d'urgenza, hanno deciso così di omaggiare il nostro Paese chiamando il piccolo come il nostro Capo dello Stato. Non hanno scelto però solo Sergio ma proprio SergioMattarella, nome tutto unito a cui si deve aggiungere il cognome di famiglia.

“Nel nostro ospedale da campo è nato un bimbo, uno dei tanti che abbiamo visto venire alla luce durante i giorni trascorsi in Turchia. La famiglia ha detto di aver scelto quel nome per dire simbolicamente grazie a tutta Italia” ha spiegato il dottor Piazza che ha voluto regalare al piccolo anche un suo portafortuna, la sciarpa del Palermo Calcio. "È un pezzo del mio cuore ma ho scelto di darla a quel bambino" ha spiegato a Blog Sicilia il medico, concludendo: "Tanti bambini sono nati, abbiamo aiutato per come è stato possibile, ricevendo in cambio un affetto di cui resteremo per sempre grati. E’ un’esperienza che non dimenticherò mai"

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