515 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

In Italia una nuova specie di zanzara, Crisanti: “Potrebbe essere in grado di trasmettere virus”

Arrivata in Italia la zanzara Aedes koreicus, meglio nota come “coreana”, una specie che non teme il freddo ed è capace di riprodursi molto frequentemente. Secondo il professor Crisanti “è sicuramente una cosa preoccupante, anche perché è una zanzara del gruppo Aedes, ovvero è potenzialmente in grado di trasmettere virus”.
A cura di Davide Falcioni
515 CONDIVISIONI
Immagine

Un anno fa Giorgio Palù, direttore generale dell'Aifa, al culmine di una polemica sulle chiusure e i lockdown lo definì un "esperto di zanzare, un zanzarologo", nel tentativo di sminuirne le competenze come virologo. Andrea Crisanti, docente di microbiologia all'Università di Padova, a quelle parole non ha mai dato troppo peso e delle sue conoscenze sulle zanzare ha fatto un vanto scientifico, tanto da aver messo a punto negli ultimi anni – insieme ai colleghi dell’Imperial College di Londra –  uno dei sistemi attualmente più promettenti per contrastare la malaria nel mondo: l’estinzione della zanzara che ne è responsabile. Per questo nessuno più di Crisanti può commentare l’arrivo in Italia dell’Aedes koreicus, meglio nota come zanzara coreana, una specie che non teme il freddo ed è capace di riprodursi molto frequentemente, diventando difficile da debellare. Secondo Crisanti "è sicuramente una cosa preoccupante, anche perché è una zanzara del gruppo Aedes, ovvero è potenzialmente in grado di trasmettere virus" come "encefaliti virali equine o encefaliti giapponesi, virus portati da animali, ma che in Italia non ci sono al momento. Occasionalmente può essere vettore non principale di altre malattie, come la febbre gialla".

Fortunatamente, comunque, attualmente in Italia non corriamo questi rischi perché "non esiste un tipo di virus degli animali che possa sfruttare questa zanzara come vettore, fortunatamente. Ma non è detto che la situazione resti invariata". La massiccia presenza di zanzara Aedes koreicus potrebbe essere stata favorita dagli interventi umani volte ridurre la presenza di zanzara tigre, un comportamento che potrebbe aver favorito – nella competizione – la specie coreana: "Bisognerà verificare se la coreana e la tigre sono mutualmente esclusive. Ovvero se sono simpatriche, che risiedono nello stesso areale ecologico. E poi sappiamo che sono in grado di sopravvivere al freddo, ma non sappiamo se sono ugualmente capaci di sopportare il caldo". Insomma, il microbiologo dell'Università di Padova mette in guardia da possibili e finora solo ipotetici gravi scenari, ma ripete anche un mantra che più volte gli abbiamo sentito dire n questi anni: "Dobbiamo acquisire dati".

515 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views