42 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“In centinaia mettono annunci su siti d’incontri”: si allarga l’inchiesta su prostituzione minorile a Bari

Centinaia di ragazzine entrano nel giro della prostituzione minorile a Bari pubblicando annunci su siti d’incontri per adulti. Si allarga l’inchiesta relativa allo sfruttamento della prostituzione di ragazze minorenni nel Barese che aveva portato all’arresto di 8 persone.
A cura di Gabriella Mazzeo
42 CONDIVISIONI
Immagine

Centinaia di ragazzine a Bari entrano nel giro della prostituzione minorile pubblicando annunci su siti di incontri. È quello che emerge dall'inchiesta partita dopo la denuncia di una mamma che ha raccontato alle forze di Polizia che la figlia 16enne aveva migliaia di euro in contanti nella borsa.

Da quella denuncia era nata un'indagine che aveva portato all'arresto di 8 persone e allo smantellamento di un sistema che vedeva uomini adulti (per la maggior parte imprenditori e avvocati del posto) pagare ragazzine minorenni con buste di 400 o 500 euro a incontro.

Con gli sviluppi dell'inchiesta, però, è emerso un sistema più ampio: sarebbero centinaia le ragazzine che pubblicano annunci su siti di incontri bypassando le regole di questi siti che sono aperti solo a un pubblico di maggiorenni. Il sistema, stando a quanto riporta La Repubblica, è in realtà elementare: basta iscriversi con un'amica maggiorenne ai siti in questione e inserire un annuncio tramite il suo account. Così agivano anche alcune minori nel giro di prostituzione scardinato pochi giorni fa a Bari.

Le studentesse pubblicavano foto online tramite l'account di una persona maggiorenne, descrivendosi come una "giovanissima coppia lesbo di 18 e 23 anni" ed elencando prestazioni e tariffe. Secondo chi indaga, ai clienti sarebbe stata rivelata nella maggior parte dei casi la vera età delle ragazzine. Chi le sfruttava, infatti, sapeva che la loro minore età era un "valore aggiunto" al business.

La maggior parte dei clienti aveva tra i 30 e i 50 anni secondo quanto raccontato dalle ragazze. Nelle loro testimonianze, le adolescenti hanno citato altre minorenni. "Ne ho viste tante nei B&b in cui mi portavano – ha raccontato una 16enne – ma non ne conosco i nomi". Conferme su questa circostanza erano arrivate anche da uno degli uomini arrestati dalle forze dell'ordine in seguito all'indagine. L'uomo aveva rivelato al padre di una delle ragazzine coinvolte che nell'albergo in questione "si prostituivano soltanto minorenni". Davanti al gip, lo stesso uomo ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con minorenni "ma consensuali" e "senza alcun compenso".

I verbali delle adolescenti vittime del giro, però, raccontano tutt'altro. Le ragazzine coinvolte nello sfruttamento della prostituzione sono tutte nate e cresciute a Bari e alcune di loro frequentano ancora la scuola. Dopo la denuncia di una mamma e l'arresto di chi le ricattava, hanno provato a tornare alla loro vita di adolescenti, anche se l'inchiesta e il fermo di molte persone tra sfruttatori e clienti "ostacola" il loro ritorno alla normalità.

Le ragazze hanno raccontato che anche per i contatti con i clienti venivano usate delle "accortezze": le adolescenti dovevano acquistare schede da 5 euro che risultavano intestate a persone straniere. Per convincerle a prostituirsi, gli adulti mostravano loro quanti soldi si potevano guadagnare in poco tempo. "Mi facevano vedere i guadagni di una sola serata. Mi facevano vedere che per una sera portavano a casa 1.000 euro, mentre io avevo solo la banconota da 50 euro che mi dava mio padre" ha raccontato una delle vittime.

Il denaro ottenuto dal giro di prostituzione, aveva iniziato a spenderlo in discoteche, cene e locali. "Mai scarpe e borse – ha spiegato – altrimenti i miei genitori si sarebbero insospettiti".

42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views