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Conclave 2025, eletto Papa Leone XIV

Il testa a testa con Parolin e i voti spostati dopo l’ultimo pranzo: come è stato eletto Papa Leone XIV

Come è andata l’elezione del cardinale Robert Francis Prevost a Papa? Le indiscrezioni dal conclave, che si è concluso dopo quattro scrutini: dal testa a testa con Parolin ai voti ceduti per raggiungere il quorum.
A cura di Ida Artiaco
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Sapere come sia andato nel dettaglio il Conclave che ha portato all'elezione di Papa Leone XIV come successore di Bergoglio è pressoché impossibile: dopo che il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, l’arcivescovo Ravelli, ha intimato l'Extra Omnes, il "fuori tutti", le porte della Cappella Sistina si sono chiuse lasciando all'interno i 133 cardinali elettori che dopo un giorno e mezzo di votazioni, al quarto scrutinio, hanno scelto il cardinale statunitense Robert Francis Prevost come 267esimo Pontefice della Chiesa Cattolica.

Tuttavia, alcune indiscrezioni sono circolate. In primis quella del testa a testa tra il nordamericano e l'ex Segretario di Stato vaticano, l'italiano Pietro Parolin, dato tra i super favoriti al soglio pontificio. Cosa è successo allora in meno di 24 ore e quattro scrutini? Alla vigilia del Conclave in molti hanno creduto che trovare un accordo tra i cardinali, di cui molti di fresca nomina, sarebbe stato complicato e avrebbe richiesto più tempo rispetto a quanto successo nel 2005 con Benedetto XVI e con Francesco. E invece ieri, al secondo giorno di votazioni, poco dopo le 18 è arrivata la fumata bianca.

Come riporta Il Corriere della Sera, a mezzogiorno di ieri si diceva che Parolin avesse 49 voti e Prevost 38, numeri da prendere con le molle e su cui sapremo probabilmente tra mesi se non anni come è andata davvero. Poi dopo la pausa pranzo e il ritorno in Sistina, i voti dei porporati si sarebbero spostati sul nordamericano che al quarto scrutinio ha superato il quorum di 89. Anche in questo caso, non è possibile sapere chi ha spostato la propria preferenza, se i voti sono stati ceduti da chi sosteneva Parolin, che secondo alcuni avrebbe fatto un passo indietro chiedendo "ai suoi" di votare proprio per Prevost, oppure da chi preferiva altri, come l'ala dei conservatori, rappresentati da altri due cardinali americani, Dolan e Burke.

Ciò che è certo è che il cardinale Prevost, eletto Papa Leone XIV, ha messo tutti d'accordo: definito "bergogliano-moderato", nel suo primo discorso dalla Loggia delle Benedizioni ha affermato di volere un Papato che crei unità, "per costruire ponti per la pace, perseguire il dialogo e accogliere tutti".

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