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L'omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza

Il processo per il femminicidio di Ilenia Fabbri: la condanna all’ergastolo per Claudio Nanni e il sicario

Claudio Nanni, ex marito di Ilenia Fabbri, e Pierluigi Barbieri sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio della donna, uccisa il 6 febbraio 2021 a Faenza mentre si trovava in casa.
A cura di Biagio Chiariello
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Claudio Nanni, ex marito di Ilenia Fabbri, e Pierluigi Barbieri, ritenuto il sicario, sono stati condannati all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio della donna, avvenuto il 6 febbraio 2021 a Faenza nella sua abitazione. Secondo quanto emerso in tribunale, Nanni avrebbe pianificato il delitto per vendetta dopo la separazione, incaricando Barbieri di compierlo. Ilenia fu colpita ripetutamente con un’arma da taglio e trovata senza vita dai soccorsi.

La sentenza della Corte di Cassazione dell’11 gennaio 2024 ha confermato le condanne in primo grado, sottolineando la gravità del delitto, riconosciuto come femminicidio.

Il movente del femminicidio di Ilenia Fabbri

Il movente sembra legato a rancori personali e questioni economiche. Nanni avrebbe più volte minacciato la donna: “Se continua così, prima o poi le mando qualcuno a farle la festa”, frasi riferite durante incontri con il suo avvocato civilista. La vicenda si inseriva in un contenzioso civile tra i due coniugi, culminato con l’assegnazione della casa di via Corbara. Inoltre, Ilenia aveva promosso una causa di lavoro per circa 100mila euro legati alla sua collaborazione nell’azienda di famiglia.

Immagini di una videocamera privata hanno ripreso una figura compatibile con l’assassino allontanarsi dalla casa, in un orario compatibile con l’omicidio. Gli investigatori ipotizzano un delitto su commissione, poiché il killer era entrato con le chiavi della vittima, segno di premeditazione.

La confessione del sicario Pierluigi Barbieri

A distanza di qualche settimana, Barbieri ha confessato l’omicidio durante l’interrogatorio di garanzia a Ravenna. La vittima si trovava in casa con la fidanzata della figlia, rimasta mentre Ilenia era assente. Barbieri è stato indicato come esecutore materiale, mentre Nanni è accusato di essere il mandante.

Entrambi rispondono di omicidio volontario in concorso con aggravante della premeditazione, ma Nanni dovrà rispondere anche dei motivi abbietti alla base del delitto.

Pierluigi Barbieri
Pierluigi Barbieri

La testimonianza della figlia, Arianna Nanni

Nell'ottobre del 2021 in aula a Ravenna, Arianna Nanni, figlia di Ilenia Fabbri e dell’imputato Claudio Nanni, ha testimoniato per la prima volta davanti al padre nel processo per l’omicidio della madre. La ragazza ha raccontato piccoli dettagli di vita familiare, come il regalo di 1.000 euro ricevuto a Natale dal padre per i risparmi dell’auto, e il viaggio del 6 febbraio 2021 da Faenza a Imola per prendere l’auto, interrotto dalla telefonata della fidanzata rimasta in casa con Ilenia. “Mio babbo era agitato, gli dicevo di andare forte e lui mi rispondeva che non stava bene. Quando ho detto alla mia amica di uscire dalla camera, lui ha detto che doveva restare chiusa a chiave”, ha raccontato.

Arianna ha descritto l’impatto drammatico della tragedia sulla sua vita: incubi continui, il ricordo dei funerali e delle sirene della polizia. Nell’udienza, tra le più toccanti del processo, hanno testimoniato anche la compagna della figlia, il nuovo compagno di Ilenia e l’avvocato Stefania Sangiorgi. La deposizione di Arianna ha offerto un ritratto intenso della sofferenza e del trauma vissuto dalla famiglia, mentre la ragazza lanciava sguardi carichi di rabbia all’assassino confesso, Pierluigi Barbieri.

La condanna all'ergastolo per l'ex marito e il sicario

La Corte d’Assise di Ravenna ha condannato all’ergastolo Claudio Nanni, e il sicario reo confesso Pierluigi Barbieri, alias “lo Zingaro”, per l’omicidio della donna, avvenuto il 6 febbraio 2021 nel suo appartamento di Faenza. La sentenza, presieduta dal giudice Michele Leoni, conferma la responsabilità di Nanni come mandante e di Barbieri come esecutore materiale.

Claudio Nanni
Claudio Nanni

Le indagini hanno ricostruito che Nanni aveva costruito un alibi, portando la figlia a Osnago per permettere a Barbieri di agire liberamente. Barbieri ha inoltre confessato altri due tentativi precedenti di uccidere Ilenia, mentre la Procura ha individuato un movente economico: la donna aveva ottenuto la casa coniugale e aveva avviato cause per compensi non ricevuti.

La Corte ha anche disposto un risarcimento di due milioni di euro in favore della figlia Arianna, parte civile, e le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. Gli avvocati difensori hanno già annunciato appello.

La corte D'Assise conferma la condanna

Nell’aprile 2023 la Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato gli ergastoli per Nanni e Barbieri. Le richieste dei difensori di rinnovare parte dell’istruttoria sono state respinte. A Barbieri sono state riconosciute le attenuanti generiche per la collaborazione agli inquirenti, ma di valore inferiore rispetto alle aggravanti.

Ilenia Fabbri
Femminicidio a Faenza

Dopo il verdetto, pronunciato dopo un’ora e mezza di camera di consiglio, entrambi sono rimasti in silenzio e sono stati riaccompagnati nelle carceri di Ravenna e Reggio Emilia. Gli avvocati hanno annunciato appello.

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