Il presunto assassino di Rossella Placati ha tentato il suicidio in carcere

Gli agenti di Polizia penitenziaria lo hanno rinvenuto in una pozza di sangue. Aveva sbattuto volontariamente il capo contro la finestra nella cella dove è rinchiuso con l'accusa di aver ucciso l'ex compagna Rossella Placati nella casa che dividevano a Bondeno in Borgo San Giovanni nel Ferrarese. Così, domenica sera, Doriano Saveri è stato ricoverato all’ospedale Sant’Anna, nella cella all’interna del reparto di medicina. Il suo ricovero è stato deciso anche perchè – da quanto scrivono i giornali locali – i suoi parametri sanitari vitali erano allarmanti.

Intanto c'è attesa per l’autopsia che dovrà stabilire ora e cause della morte della donna. Il decesso sarebbe avvenuto tra le 10 e le 15 ore prima del ritrovamento, fra le 22.30 di domenica e le 3.30 di lunedì scorsi, causato da colpi alla testa e tre fendenti alla parte sinistra superiore del petto. La procura ha presentata richiesta di incidente probatorio. Ora il giudice per le indagini preliminare dovrà nominare un proprio perito, fissare la data della perizia e notificare gli atti alle parti: avvocato della difesa e i legali della vittima e della famiglia che nomineranno a loro volta i rispettivi consulenti medico- legali. In attesa dell'esame autoptico, l’attenzione degli investigatori si sta concentrando proprio sul recupero delle armi –un oggetto contundente e coltello – che l’assassino ha utilizzato per uccidere e di cui poi si è disfatto. Non è escluso che nei prossimi giorni siano organizzate anche battute per scandagliare il fiume Panaro, considerando che scorre poco distante dall’abitazione dove la cinquantunenne è stata trovata morta.