Il pappagallo della vicina lo insulta, 47enne la uccide davanti alle amiche: “Scena agghiacciante”

“Non sembrava arrabbiato, ma poi mi ha buttato a terra e ha afferrato la nostra amica: con un braccio la teneva e con l'altro la pugnalava. Una scena agghiacciante". Il ricordo dell’aggressione da parte delle due amiche di Maria Bonaria Contu è ancora vivido. Era il 2 maggio 2017 e la donna, 60 anni sposata con due figlie, stava facendo due passi con le due donne nella Comunità montana di Capoterra (Cagliari). Ad un certo punto le si avvicina Ignazio Frailis, disoccupato di 47 anni, e la uccide a coltellate.
Il procuratore aggiunto Paolo De Angelis ritiene che l’uomo, accusato di omicidio volontario, sia stato mosso dalle “angherie verbali e dalle parolacce” che il pappagallo della vittima rivolgeva quotidianamente all'imputato. Causa che dava “terribilmente” fastidio all’assassino, un delitto premeditato, portato a compimento in pieno giorno. La donna fu avvicinata mentre camminava nei pressi del parco comunale, inseguita e raggiunta dall’uomo che portò a termine la sua “vendetta” con 11 fendenti che non lasciarono scampo alla 60enne.
Proprio il comportamento del volatile e le tensioni tra Frailis e la famiglia della vittima sono state al centro delle altre testimonianze dei vicini di casa, tra cui le due amiche che hanno parlato, davanti ai giudici della Corte d'Assise di Cagliari. L'imputato era presente in aula, in silenzio, accanto agli avvocati Fabio Pili e Gigi Porcella, mentre la famiglia si è costituita parte civile con l'avvocato Carlo Pilia. Il 17 settembre, data della prossima udienza, saranno invece sentiti i periti che dovranno chiarire se Frailis sia capace di intendere e di volere, ma anche se lo fosse il giorno dell’omicidio di Maria Bonaria.