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Il giallo di Pecorelli, ritrovato su gommone alla deriva: ora si indaga per sostituzione di persona

L’imprenditore Davide Pecorelli è stato ritrovato su un gommone in avaria a quasi nove mesi dalla sua sparizione in Albania: si indaga per cercare di svelare il giallo della sua scomparsa, dopo che l’uomo era stato dato per deceduto. L’uomo avrebbe anche utilizzato documenti ritenuti non veri e per questo si indaga anche per sostituzione di persona.
A cura di Stefano Rizzuti
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Era scomparso ormai quasi nove mesi fa. Davide Pecorelli, ex arbitro e imprenditore, proprietario di saloni e centri di bellezza tra Umbria e Toscana, con attività anche in Albania, è stato trovato vivo. Era a bordo di un gommone in avaria nel Mar Tirreno, vicino all’Isola di Montecristo. Una volta soccorso ci si è resi conto che l’uomo era senza documenti. Pecorelli era scomparso nove mesi fa in Albania. Era stato ritenuto da subito deceduto, dopo che l’auto che aveva noleggiato è stata trovata bruciata e al suo interno c’erano resti umani e anche il telefono dell’imprenditore. L’ipotesi del decesso, però, non ha mai convinto gli inquirenti albanesi.

I documenti falsi e la denuncia per sostituzione di persona

Dopo il ritrovamento dell’imprenditore sono iniziate le indagini per capire i suoi ultimi movimenti. L’imprenditore ha alloggiato due giorni in un bed & breakfast all’Isola del Giglio, poi ha noleggiato il gommone. Lo stesso a bordo del quale è stato ritrovato in acqua nell’area dell’Isola di Montecristo, dopo l’avaria del mezzo. Per gli inquirenti ora vanno valutate le ultime ore dell’uomo prima del ritrovamento, senza documenti. Documenti che, invece, sarebbero rimasti al B&B, ma anche qui si apre un mistero: si tratta di un’identità diversa, con documenti ritenuti non regolari in quanto risalenti a un nome diverso. Da qui anche la denuncia per sostituzione di persona. Inoltre l’uomo aveva, nascosta, una patente, in questo caso vera.

Pecorelli riferirà in procura a Perugia

I controlli sono proseguiti anche nella stanza della struttura dove Pecorelli ha alloggiato: sono in corso ulteriori riscontri per capire se ci siano elementi degni di nota ai fini dell’indagine. Negli ultimi giorni, inoltre, si è scoperto di un movimento che aveva ridato speranza alla compagna dell’imprenditore: era stato rilevato un prelievo in un bancomat di Roma e la banca ha inviato un messaggio di conferma visto proprio dalla compagna. Ora Pecorelli dovrà spiegare ai pm della procura di Perugia cosa sia successo in questi nove mesi e cosa abbia fatto, decidendo di non dare sue notizie a nessuno: riferirà ai pm domani.

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