Il giallo dell’omicidio di Collegno, il killer di Marco Veronese ripreso in video ma sapeva come muoversi

Un delitto ben organizzato, probabilmente preparato da tempo e con momenti e tragitti stabiliti con cura, è quanto sta emergendo dalle prime indagini sull’omicidio di Marco Veronese a Collegno. Il killer dell’imprenditore torinese specializzato in installazione di antifurti e telecamere di sorveglianza, infatti, ha agito con cura e anche se è stato ripeso da un video, non si è mai fatto inquadrare in volto.
Da quelle immagini emerge il quadro di un vero e proprio agguato da parte di un uomo che sapeva bene dove trovare la vittima e per questo ha agito con calma allontanandosi subito dopo aver colpito mortalmente a coltellate il 39enne Marco Veronese nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2025, all'angolo tra via Sabotino e corso Francia. La vittima viveva proprio in zona presso l'abitazione dei genitori dove si era trasferito dopo la separazione dalla compagna.
Su quei fotogrammi si stanno concentrando gli inquirenti alla ricerca del possibile momento in cui si potrebbe intravedere il volto dell'incappucciato. Intanto esami scientifici sono in corso sui reperti trovati in zona tra cui un coltello rinvenuto a terra poco lontano dal corpo della vittima. Non è chiaro però se sia l’arma usata per infierire su Marco Veronese raggiunto da ben tredici fendenti a testimonianza della volontà di uccidere e l’accanimento del killer.
Marco Veronese avrebbe urlato “Bastardo, che fai qui?”, poi le coltellate
Intanto procedono anche le indagini tradizionali degli inquirenti che si concentrano sulla vita privata e professionale dell’uomo per capire se avesse nemici o avesse ricevuto minacce. Secondo alcuni testimoni, il 39enne avrebbe urlato contro il killer “Bastardo, che fai qui?”, affermazioni che fanno ipotizzare una conoscenza diretta. “Il killer è stato freddo e lucido, non si è mai distratto e ha colpito senza parlare” ha rivelato lo stesso testimone.
Al momento non si esclude nessuna pista compresa quella legata alla vita lavorativa della vittima. Veronese, che aveva installato sistemi di videosorveglianza in numerose attività commerciali di Collegno, pochi giorni prima infatti aveva consegnato agli inquirenti le registrazioni di una telecamera che lui aveva montato in un esercizio commerciale che aveva ripreso un furto avvenuto in zona.