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Il fratello di Mirko, ucciso per difendere la mamma: “Non è stato un vigliacco, merita giustizia”

Lorenzo Farci, 23 anni, con un post su Facebook ringrazia la comunità di Tortolì e chiede giustizia per suo fratello Mirko, 19 anni, ucciso martedì scorso mentre tentava di difendere la mamma Paola Piras, 50enne gravemente ferita a coltellate del suo ex compagno Masih Shahid: “Mirko non era un vigliacco in vita e non lo è stato neanche nel momento della morte”, scrive il fratello.
A cura di Susanna Picone
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Mirko Farci (Facebook)
Mirko Farci (Facebook)

Una lettera per ringraziare la comunità di Tortolì e per chiedere giustizia per Mirko Farci, ucciso martedì scorso a 19 anni mentre tentava di difendere la mamma Paola Piras, 50 anni, dalle coltellate del suo ex compagno Masih Shahid. È quella che ha scritto a sei giorni dalla tragedia Lorenzo Farci, 23 anni, fratello maggiore del diciannovenne ucciso. "In questi giorni molto difficili io e tutta la mia famiglia abbiamo avuto il conforto e l'affetto di una comunità intera che si è stretta intorno a noi e con noi ha condiviso parte del nostro immenso dolore – è quanto ha scritto il 23enne, studente universitario – Ogni singola parola, ogni gesto, ogni saluto, ogni abbraccio e ogni sguardo ci hanno fatto avvertire che non siamo soli in questo momento tragico. La nostra famiglia ha ricevuto delle donazioni molto generose da tutta l'Ogliastra e anche altrove. Non abbiamo mai dato per scontato tutto questo e siamo infinitamente grati per ogni sacrificio economico sopportato per aiutare la mia famiglia. Il denaro raccolto verrà impiegato esclusivamente per rendere giustizia a Mirko e tenere viva la sua memoria, oggi, domani e negli anni a venire”. Lorenzo parla di Mirko ricordando che “non era un vigliacco in vita e non lo è stato neanche nel momento della morte” e che merita un degno ricordo e che sia fatta giustizia. “Vi ringrazio ancora a nome di tutti i miei familiari, da quelli più prossimi a quelli più lontani”, scrive il giovane nella sua terra.

La mamma di Mirko ancora grave in ospedale – Paola Piras, che è stata sottoposta a due interventi chirurgici per ricucire alcuni organi vitali, è ancora in coma farmacologica nell'ospedale di Lanusei. Masih Shahid, operaio 29enne di origini pakistane, è rinchiuso nel carcere di San Daniele. Davanti alla pm Giovanna Morra l’uomo ha confessato il delitto e il ferimento della ex compagna a cui ha inferto 18 coltellate, dopo essersi introdotto nella casa della donna violando la misura del divieto di avvicinamento che gli era stato inflitto a dicembre.

Domani una manifestazione contro la violenza sulle donne – Per domani alle 19 un comitato spontaneo ha promosso, davanti alle scuole elementari in via Monsignor Virgilio a Tortorì, una manifestazione contro la violenza sulle donne. Per l'occasione è stato creato un hashtag sui social: #IoStoConPaola.

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