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Il feto trovato nel cestino “potrebbe essere nato vivo”: indagini su chi è entrato in ospedale a Piacenza

Cosa si sa per il momento del feto trovato in un cestino dei rifiuti nei bagni del pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza:per rintracciare la mamma al setaccio ore e ore di registrazioni della videosorveglianza. Sul corpo sarà eseguita l’autopsia.
A cura di Susanna Picone
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Vanno avanti le indagini sul feto trovato ieri in un cestino di un bagno dell’ospedale di Piacenza "Guglielmo da Saliceto". Una terribile scoperta fatta da una addetta alle pulizie e di cui, per il momento si sa ben poco. Una prima ricostruzione ieri è stata fatta dagli stessi medici dell’ospedale teatro del ritrovamento, che hanno spiegato che in quel range di età il feto potrebbe anche essere nato vivo, seppure prima del termine, ma per avere certezze sarà necessario aspettare i risultati degli esami che saranno effettuati a breve.

Al setaccio degli inquirenti, intanto, gli accessi avvenuti nelle ultime ore al pronto soccorso e tutte le immagini della videosorveglianza dell’ospedale. "Abbiamo messo a disposizione della autorità giudiziaria le immagini delle telecamere. Non abbiamo riscontrato circostanze anomale al pronto soccorso”, ha spiegato il dottor Giulio Bini, direttore della Medicina Legale, aggiungendo appunto di aver fornito a chi indaga l'elenco delle persone che da giovedì hanno fatto accesso al pronto soccorso di Piacenza.

Ieri Franco Federici, direttore di presidio unico dell'Ausl di Piacenza, ha ricostruito com’è avvenuto il ritrovamento del feto nei bagni del pronto soccorso dell'ospedale Guglielmo da Saliceto. "La donna delle pulizie nel vuotare il cestino dei rifiuti in bagno ha notato che era un po' pesante e scrupolosamente lo ha aperto, trovando materiale abortivo espulsivo. In quel momento passavano un medico e un infermiere che hanno subito fatto intervenire un ginecologo e un pediatra dai reparti per verificare se questo feto avesse ancora segni vitali, ma purtroppo era morto", ha spiegato chiarendo che il feto era in un sacchetto con stracci impregnati di sangue mentre il bagno era pulito.

Si ipotizza al momento un'età compresa tra 26 e 30 settimane, ma anche questa ipotesi andrà confermata dai successivi accertamenti. Al momento non è chiaro neppure se si tratti di un maschio o di una femmina. Per tutta la giornata si sono avvicendati in ospedale magistrati, personale medico legale e carabinieri, che stanno cercando di individuare la madre. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza e affidate ai militari del nucleo investigativo.

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