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Il direttore dell’Aifa spiega perché l’Italia ha deciso di sospendere il vaccino AstraZeneca

“La necessità di approfondire con accertamenti ed esami, e anche le autopsie al fine di escludere i dubbi che sono sorti, è stata un’azione di responsabilità collettiva, di più Paesi: è da vedere come un’azione di coordinamento e di coerenza”: così il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, ha spiegato perché l’Agenzia ha deciso di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca, appena ventiquattro ore dopo aver tranquillizzato sulla sua sicurezza, in linea con gli altri Paesi europei.
A cura di Annalisa Girardi
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La decisione di sospendere il vaccino AstraZeneca è stata coordinata tra i principali Paesi europei. Lo ha confermato il direttore dell'Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, intervistato dal Tg3, dopo che solo ieri sera l'Aifa aveva diffuso un comunicato in cui rassicurava sul vaccino anglo-svedese. Magrini ha spiegato che dopo alcune segnalazioni i Paesi avevano iniziato a muoversi in direzioni diverse: alcuni avevano già sospeso direttamente la somministrazione dei vaccini Astra-Zeneca, altri come l'Italia avevano invece isolato e bloccato un solo lotto. Per procedere però in maniera uniforme in Europa si è deciso di sospendere il vaccino anglo-svedese per il tempo necessario a portare avanti le verifiche del caso. Ecco cosa ha detto:

"In questi giorni si sono avute segnalazioni parallele di pochissimi casi di una natura molto particolare di trombosi venose del seno cavernoso in particolare a livello cerebrale che hanno destato qualche preoccupazione. E vedendo azioni da parte dei Paesi molto diversificate, chi come anche l'Italia aveva bloccato un lotto sull'iniziativa di una Procura e poi di anche un'altra, altri Paesi che avevano invece già fermato la campagna vaccinale con AstraZeneca, nel pomeriggio di oggi (dopo una discussione di Ema questa mattina su questi pochi dati raccolti e ulteriori richiesti) si è deciso in quattro Paesi, i big d'Europa cioè Italia, Francia, Germania e Spagna, di fermarsi per un giorno o due o tre. Il tempo indispensabile per un approfondimento e un chiarimento allo scopo di ridurre la tensione e anche di capire meglio l'accaduto".

L'impatto della sospensione di AstraZeneca sulla campagna vaccinale

Parlando dell'impatto di questo stop sulla campagna vaccinale, Magrini ha affermato: "Il profilo beneficio-rischio resta molto positivo per questo vaccino, che si sarebbe continuato a usare se fosse stato l'unico. Questi dubbi, molto selettivi e molto recenti, vanno esclusi al fine di poter continuare la campagna più tranquillamente e più efficacemente di prima". Per poi tornare a rassicurare quanti hanno già ricevuto una dose di vaccino AstraZeneca: "Nessuna preoccupazione per chi è stato vaccinato, perché il profilo complessivo è molto buono: la necessità di approfondire con accertamenti ed esami, e anche le autopsie al fine di escludere i dubbi che sono sorti, è stata un'azione di responsabilità collettiva, di più Paesi: è da vedere come un'azione di coordinamento e di coerenza".

"In Italia un solo caso sospetto"

Alla trasmissione Otto e Mezzo su La7 Magrini ha poi aggiunto che in Italia si è registrato un solo caso sospetto: "Per noi il caso in questione è solo uno, ma nel coordinamento con gli altri Paesi europei, in primis con la Germania che ha registrato un insieme di casi sospetti, abbiamo deciso di fare un approfondimento per verificare se questi fenomeni possano essere correlati al vaccino". E ancora: "Al fine di avere un atteggiamento omogeneo tra i vari Paesi c'è stata una volontà politica di sospendere", ha detto Magrini, affermando che già alcuni giorni fa si era valutato se sospendere, ma si era deciso di limitarsi alle disposizioni della magistratura per non creare eccessiva preoccupazione nella popolazione.

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