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Covid 19

I Paesi in Europa dove il vaccino Astrazeneca è stato bloccato

Anche l’Italia ha bloccato precauzionalmente le somministrazione del vaccino di Oxford. Sono già 14 le nazioni europee dove lo stop al siero anti Covid dell’azienda anglosvedese è un dato di fatto. Ad ogni modo, sia l’Agenzia Europea del farmaco (Ema) che l’Oms rassicurano: nessun nesso causale tra eventi avversi e vaccino AstraZeneca.
A cura di Biagio Chiariello
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Le reazioni avverse del vaccino AstraZeneca spaventano l'Europa. Ad Olanda e Germania che hanno deciso di sospendere, se pure in via precauzionale, le somministrazioni dei sieri Anti-Covid dell'Università di Oxford, si sono accodate anche Italia e Francia. "Una decisione assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei", spiega l'Agenzia Italiana del Farmaco. "Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. L’AIFA, in coordinamento con EMA e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione" si legge nel comunicato ufficiale. Qualche minuto prima il ministro della Salute tedesco aveva parlato di "una decisione fattuale e non politica. È una decisione presa per pura cautela. Per mantenere la fiducia nel vaccino dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi e sgomberare il campo da eventuali rischi", ha detto Jens Spahn.

I Paesi UE dove è stato bloccato Astrazeneca

Sono 14 le nazioni europee dove lo stop (precauzionale) al vaccino dell'azienda anglosvedese è un dato di fatto. Islanda, Norvegia, Estonia, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Austria, Lettonia, Lituania, Bulgaria e per ultime anche l'Olanda, la Germania, l'Italia e la Francia.

Nessun nesso causale tra eventi avversi e vaccino

Ancora nessun collegamento, però, è stato provato tra i cosiddetti ‘effetti collaterali' e l'assunzione di Astrazeneca. Sia l'Agenzia Europea del farmaco (Ema) che l'Oms hanno ribadito come non vi siano indicazioni che i vari eventi avversi registrati finora in Europa siano infatti legati al vaccino. Le analisi condotte nel Regno Unito forniscono "prove molto rassicuranti" sui vaccini anti Covid prodotti dall'università di Oxford e confermano che non vi è "un aumento di casi di trombi sanguigni" fra coloro che lo hanno ricevuto (almeno 11 milioni di persona in UK), chiarisce alla Bbc il professor Andrew Pollard, responsabile in seno del progetto di ricerca AZD1222 (ChAdOx1) da cui il vaccino AstraZeneca è nato.

Come deve comportarsi chi ha fatto la prima dose di AZ

L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) intanto comunica che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, "incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose".

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