Il corpo di Simona Cinà in un angolo buio della piscina: la dinamica della morte raccontata da chi era alla festa

Da quando gli altri invitati alla festa si sono accorti del corpo di Simona Cinà sul fondale della piscina a quando i medici del 118 hanno, dopo diversi tentativi di rianimarla, dichiarato il decesso è passata un'ora. Lo svela la Procura di Termini Imerese che indaga su quanto accaduto alla pallavolista di Capaci, morta durante una festa in una villa a Bagheria, in provincia di Palermo.
Dopo aver sentito tutti gli altri invitati al pool party, la procuratrice Lorenza Turnaturi, per far chiarezza su quanto accaduto, in un comunicato stampa ha spiegato: "Il corpo della giovane ragazza è stato rinvenuto da alcuni degli ultimi partecipanti ancora presenti alla festa intorno alle ore 4.00: lo stesso si trovava esanime sul fondo della piscina, in un angolo distante, e dotato di scarsa illuminazione, rispetto alla zona ove erano collocati bar, consolle musicale e i servizi igienici. Per quanto sinora appreso, a seguito del rinvenimento, almeno due ragazzi si sono immediatamente tuffati nella piscina ed hanno recuperato il corpo della ventenne, praticando le manovre di rianimazione salvavita in attesa dell'arrivo dei soccorritori. Arrivato sul posto, il personale del 118 ha provato a rianimare la ragazza, purtroppo invano, non potendo fare altro che constatare il decesso della stessa alle ore 5.00".
Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine della Compagnia dei Carabinieri di Bagheria, insieme ai colleghi di Monreale. Ora stanno procedendo con tutti gli accertamenti del caso. Domani martedì 5 agosto si procederà con gli esami radiologici dalle 20, mentre per giovedì è stata fissata l'autopsia alle 9. Saranno i medici legali a chiarire cosa successo a Simona Cinà e il motivo del suo decesso. Intanto sono stati posti sotto sequestro gli abiti della vittima mentre la villa non è stata sequestrata perché al momento gli investigatori ritengono che non ci siano elementi per lasciar pensare che sia accaduto un episodio violento.
Intanto la Procura precisa che gli altri partecipanti alla festa sono stati identificati e "tutti coloro i quali sono stati sentiti, in qualità di persone informate sui fatti, hanno avuto un comportamento collaborativo, mettendosi da subito a disposizione dell'Autorità Giudiziaria". La famiglia della ragazza però ha molti dubbi e richiede che venga chiarito tutto al più presto.