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Guerra in Ucraina

I parenti degli ucraini in Russia non credono alla guerra: “Mio padre dice che sono tutte falsità”

Molte persone che vivono in Russia non credono che in Ucraina ci sia una guerra. “Mio padre ha cominciato a urlarmi contro, gridando che non è vero nulla”.
A cura di Natascia Grbic
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Una situazione surreale: questo stanno vivendo molte persone che vivono in Ucraina. Oltre al trauma della guerra, infatti, devono confrontarsi anche con pezzi di famiglia che non credono all'esistenza di un conflitto. Questo perché molte persone che vivono in Russia non hanno una reale percezione di quanto sta avvenendo in Ucraina. Vladimir Putin, tramite la televisione di Stato, ha parlato solo di una ‘missione militare speciale' per ‘de-nazistificare il Paese‘. Nessuna immagine dei bombardamenti a Kiev o a Kharkiv, nessuna notizia dei civili uccisi nel conflitto.

Misha è un ristoratore che vive in Ucraina. Quando sono cominciati i bombardamenti non ha ricevuto nessuna telefonata da suo padre, che vive invece in Russia. Intervistato dal The New York Times, ha riferito di aver chiamato il genitore ed espresso la sua preoccupazione per il conflitto in corso. "Sto cercando di evacuare i miei figli e mia moglie: è tutto estremamente spaventoso", gli ha detto. Ma la risposta del padre non è stata quella che si aspettava. "No, no, fermati, non è come dici tu", gli ha detto l'uomo. "Ha iniziato a dirmi come stanno andando le cose nel mio paese. E ha cominciato a urlarmi contro, dicendo che in Ucraina erano tutti nazisti e non stavano succedendo le cose che riferivo". Nemmeno i video e le immagini delle città bombardate lo hanno convinto: "Sono notizie false di siti inattendibili", la risposta lapidaria.

Come il padre di Misha ci sono tantissime persone che non credono alla guerra in Ucraina. Si tratta soprattutto di gente in là con l'età, non avvezza a usare i social network e che guarda principalmente la televisione. "Credono che tutto sia calmo a Kiev, e che nessuno stia bombardando", spiega Valentyna, che ha chiamato suo fratello in Russia per dirgli che si trovava in un rifugio antiaereo. Lui le ha risposto che i russi stanno solo colpendo edifici militari ‘e basta'. Mentre la sorella, il giorno successivo all'invasione, le ha augurato serenamente un ‘buon compleanno'. "Nessuno sta bombardando Kiev e dovresti davvero aver paura dei nazisti, contro i quali tuo padre ha combattuto – le ha detto – I tuoi figli rimarranno vivi e in salute. Amiamo il popolo ucraino, ma devi pensare bene a chi hai eletto presidente".

“Non sono arrabbiato con mio padre, sono arrabbiato con il Cremlino – ha dichiarato Misha – Sono arrabbiato per la propaganda russa. Non sono arrabbiato con queste persone. Capisco che non posso biasimarli in questa situazione”. Misha ha riferito di aver seriamente pensato di chiudere i rapporti con il padre, ma alla fine ci ha ripensato. E ha aperto un sito, papaover.com, con le istruzioni per gli ucraini su come parlare ai familiari che vivono in Russia della guerra. "Ci sono undici milioni di russi che hanno parenti in Ucraina", ha dichiarato Misha. "Con undici milioni di persone tutto può succedere, dalla rivoluzione ad almeno una certa resistenza".

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