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“Ho scavato nella cenere”, la storia dell’apicoltore che ha perso casa durante gli incendi a Palermo

Claudio Meli durante gli incendi che hanno colpito Palermo e la Sicilia la scorsa settimana ha perso la sua casa. A Fanpage.it ha mostrato quello che resta, solo macerie.
A cura di Roberto Chifari
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Gli incendi dello scorso 25 luglio, che hanno devastato ettari di macchia mediterranea e boschi in Sicilia, hanno colpito anche la città di Palermo. I quartieri più colpiti sono stati quelli confinanti con monte Grifone, interessato a lungo dalla fiamme. Danni a Borgonuovo, a Santa Maria di Gesù e a Mondello. Una distruzione che ha portato, in una primissima stima per difetto, a danni per 60 milioni di euro a cui vanno aggiunti altri 200 milioni di euro per il comparto agricolo. Secondo il Comune di Palermo, che ha invece censito danni a persone e cose, ci sono circa 200 persone sfollate e 50 famiglie senza una dimora. C'è chi ha perso tutto in poche ore: la casa dove viveva, gli affetti e i ricordi.

Claudio Meli, apicoltore, durante gli incendi ha perso la propria casa di Borgonuovo. La palazzina di via Spadafora dove è cresciuto e viveva insieme alla moglie e ai figli e l'altro appartamento dove vivevano i suoi genitori, è andato completamente distrutto dalle fiamme. Non è rimasto più nulla, tutto è andato bruciato nel giro di poche ore. "Ho perso tutto quello che avevo", racconta a Fanpage.it Claudio Meli. "Ho scavato nella cenere per cercare di recuperare quello che potevo, le foto di famiglia, l'album del matrimonio. Purtroppo ho perso tutto". La puzza di bruciato, lo scricchiolio dei detriti calpestati sono come rumori di sottofondo, a una settimana dalla fine degli incendi, le fiamme hanno lasciato nell'aria il segno tangibile del loro passaggio. "Questo odore me lo sogno ancora la notte".

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Ad oggi tantissime famiglie, le cui abitazioni sono state danneggiate dai roghi ancora attendono di sapere se possono farvi ritorno oppure no. Sono abbandonate, visto che in assenza di perizie ufficiali del Comune non è possibile un rientro in casa e neppure una presa in carico di lungo periodo, che tenga conto del loro status di sfollati. "Ringrazierò sempre i vigili del fuoco che ci hanno aiutato per quel poco che siamo riusciti a salvare, prosegue Meli, ma abbiamo dovuto attendere oltre tre ore i soccorsi. Alla fine è arrivato un comando da Agrigento, a oltre 100 chilometri da Palermo, sono arrivati e hanno potuto fare poco o nulla».

Meli ha perso anche gran parte del suo lavoro, nella casa aveva un piccolo magazzino di stoccaggio del miele, lavorato invece a Trabia a pochi chilometri da Palermo. "Il fuoco ha liquefatto il vetro. Non riuscivo a riconoscere più i vasetti, né dove potessero essere. I vigili del fuoco mi hanno detto che il vetro squaglia a mille gradi. Ho perso il miele, i vasetti, il propoli. Tutti i termopacchi dove veniva conservato il miele. Tutta la produzione è andata distrutta e adesso non so più se avrò la forza di ripartire con il miele". Claudio Meli mostra i resti di quella che un tempo era casa sua e conclude: "Questo è quello che non ci resta. Spero soltanto che su di noi non cali il silenzio, dopo l'ondata di emotività".

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