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Gli studenti di Messina non dovranno ripetere la Maturità, Tar sospende tutto e rinvia la decisione

Dopo l’annullamento dell’Esame di stato da parte dell’Ufficio scolastico regionale, il Tar di Catania ha sospeso, per ora, la ripetizione delle prove orali per gli studenti della classe del liceo di Spadafora, in provincia di Messina. Udienza fissata per il 18 ottobre.
A cura di Luisa Santangelo
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Immagine di archivio
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L'incubo per gli studenti di una classe del liceo Galileo Galilei di Spadafora, in provincia di Messina, è rinviato. Il prossimo 20 settembre non dovranno ripetere le prove orali degli esami di Maturità. Almeno non dovranno farlo prima del 18 ottobre 2023, quando il Tribunale amministrativo regionale di Catania ha fissato la trattazione di merito del ricorso di dieci di loro. La decisione del Tribunale infatti "Sospende gli effetti dei provvedimenti impugnati limitatamente alla data fissata per la ripetizione delle prove orali".

Era cominciato tutto l'8 settembre 2023, quando il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia aveva annullato le prove orali degli esami di Stato per l'anno scolastico 2022/2023 della classe 5 L del liceo di Spadafora, sede distaccata dell'Istituto "F. Maurolico" di Messina. Alla base del provvedimento, il ricorso di una studentessa che aveva ritenuto di essere stata penalizzata nella votazione definitiva, secondo lei troppo bassa.

Già a luglio 2023 l'Ufficio scolastico regionale aveva avviato "l'attività ispettiva sulla regolarità degli esami". Ne era venuta fuori una relazione che aveva spinto il direttore generale a formulare "parere favorevole all'annullamento delle prove orali e alla loro ripetizione". Così era stata nominata una nuova commissione ed era stato comunicato l'inizio dei nuovi esami orali per il 20 settembre 2023, alle 8.30.

La notizia è finita rapidamente sulle cronache nazionali. E dieci studenti hanno fatto ricorso al Tar contro la decisione dell'Ufficio scolastico regionale. Nei giorni scorsi, la terza sezione del Tar di Catania si è espressa, almeno in parte. Con un decreto firmato dalla presidente Aurora Lento, il tribunale ha stabilito che "sussiste il requisito dell'estrema gravità e urgenza". In altri termini: non si può aspettare che il Tar sia nelle condizioni di decidere se è stato giusto, oppure no, annullare gli esami orali di quella classe.

Per la giudice, visto che "la data di svolgimento delle prove orali è antecedente a quella della camera di consiglio", intanto bisogna sospendere la ripetizione delle prove orali della Maturità. La data dell'udienza è fissata per il prossimo 18 ottobre 2023. In quel giorno si deciderà se gli esami saranno da rifare oppure no. E, se sì, quando.

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